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VIDEO | Dal 9 maggio polizia, carabinieri e guardia di finanza potranno usare il taser elettrico

Ad ufficializzare la data il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni che annuncia anche l'intenzione di fornirlo alla polizia municipale, chi critica "fa demagogia" e che l'arma sia sicura lo ribadisce il vice capo vicario della polizia Maria Luisa Pellizzari

Dal 9 maggio gli agenti della polizia di Pescara avranno in dotazione il taser e come loro a servirsene saranno anche carabinieri e guardia di finanza, ma presto la nuova arma potrebbe entrare in dotazione anche della polizia municipale. Lo ha annunciato il segretario all'Interno Nicola Molteni all'Aurum a margine del convegno organizzato dall'Fsp Pescara per parlare dell'uso di questa nuova arma. Uno strumento “fondamentale e strategico”, afferma il sottosegretario, “di difesa e non di offesa, di sicurezza e non di violenza”, ovvero “uno strumento di deterrenza per garantire incolumità agli operatori e ai cittadini”. Chi lo critica “fa demagogia: io sto con la polizia”, chiosa Molteni spiegando che nei 24 casi in cui è stato mostrato nel corso di un'operazione lì dove il taser è già in dotazione delle forze dell'ordine, al suo uso si è ricorso solo la metà delle volte: “è bastato intimare per far desistere”. “Se vogliamo garantire sicurezza ai cittadini – prosegue - dobbiamo mettere in sicurezza quelli che la garantiscono”. Per questo, precisa, si sta lavorando anche per fornire l'arma alla polizia locale. Con il taser, e le bodycam già fornite ai reparti mobili e che auspica presto saranno in dotazione anche chi fa uso della nuova arma, si vuole dunque garantire sicurezza seppur per questo, conclude, serve anche un incremento del personale e su questo tema “stiamo già investendo con la legge di bilancio” in cui sono stati inseriti “soldi anche per tutela legale per garantire gli uomini e le donne dello Stato anche dal punto di vista giudiziario”.

Dell'utilità e la sicurezza dell'uso del taser parla anche il vice capo vicario della polizia Maria Luisa Pellizzari: “è' uno strumento che consideriamo fondamentale perché garantisce incolumità sia al personale, ma anche a chi crea situazioni operative complicate – afferma: con questo strumento riusciamo ad intervenire garantendo l'incolumità di tutti. E' stato un iter lungo, una sperimentazione importante e i primi esiti sono favorevoli, molto spesso non è neanche necessario utilizzarlo, basta mostrarlo”. Quindi la formazione “molto seria”, tiene a precisare, che si compone “di materie di caraattere professionale che di attività per qualificare lo scenario operativo in cui può essere usato è c'è anche una parte sanitari”, specifica per ribadirne la sicurezza. “E' stato prodotto anche un manuela di uso in modo che il territorio ne abbia un utilizzo uniforme. Da maggio se ne doterranno altre 16 città: oggi sono 18”. All'incontro erano presenti, tra gli altri, anche il questore Luigi Liguori, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il capo della polizia municipale di Pescara Danilo Palestini, il segretario generale Fsp Polizia Valter Mazzetti, il consigliere nazionale Fsp Polizia,Walter Massimiliani, il segretario provinciale Fsp Pescara Antonio Ronzone, Alfredo Luzi, dirigente della questura e già direttore Cnspt polizia, Francesca Di Muzio, docente di diritto penale all’università Iusve di Venezia, Emanuele Cherubini, dirigente medico Suem 118 Asl Pescara. 

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