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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Sorpresa per un pescatore di Montesilvano: nelle reti trova uno squalo volpe di circa tre metri

Paolo era sulla sua imbarcazione da piccola pesca con un suo collega quando tirando su la rete si è trovato davanti l'esemplare. Ha deciso subito di liberarlo e alla fine, con tanta pazienza e poca paura, è riuscito nel suo intento

Quando intorno alle 4.30 è uscito per rimorchiare le reti la mattina di sabato 23 dicembre insieme a un suo collega, Paolo non avrebbe mai immaginato di trovarsi a vivere un'esperienza decisamente unica. A restare incastrato è stato infatti uno squalo volpe di circa tre metri, ci spiega lui stesso sottolineando che è la prima volta che una cosa del genere gli sia capitata.

Con tanta pazienza lo ha liberato e l'unico rammarico è stato quello di non riuscire a toglierli un amo che sporgeva dalla bocca nonostante i tentativi fatti per arrivare ad afferrarlo.

“Eravamo a due miglia e mezzo dalla costa (poco più di quattro chilometri) – ci spiega sottolineando che si sarebbe trattato proprio di uno squalo volpe -, ma non abbiamo avuto più di tanto paura anche perché si vedeva che era molto sofferente. Se fosse stato più in forze la situazione poteva sicuramente farsi pericolosa. La mia è una barca da piccola pesca di otto metri”.

È stato proprio lui pian piano a togliere la rete che in cui era rimasto impigliato aiutandosi con le mani e per un momento con un ancora proprio per tentare di arrivare a quell'amo come si vede nel video che il collega ha girato. Proprio dalle parole di quest'ultimo si comprende lo stupore per quanto stava accadendo, ma da bravi marinai la priorità è stata per loro quella di dare all'esemplare la sua libertà cosa che in pochi minuti Paolo è riuscito a fare dimostrando grande rispetto, come questa categoria di grandi lavoratori insegna, per il mare e per i suoi abitanti.

Incontrarlo uno squalo volpe non è di certo cosa di tutti i giorni, ma leggendo il portale dell'area Marina Protetta del Cerrano scopriamo che questa specie come anche le verdesche e gli squali grigi “scelgono le acque del nord-Adriatico per partorire i loro piccoli, in un’ambiente ricco di cibo e povero di predatori”.

“Purtroppo recenti studi hanno dimostrato che in alcune aree del Mediterraneo si sono avute perdite anche maggiori del 90 per cento, rispetto alle popolazioni iniziali di pesci cartilaginei come lo squalo martello (99) per cento), la verdesca 97 per cento, lo squalo Mako (99 per cento) e lo squalo volpe (98 per cento)”. Specie per questo si legge ancora, oggi protette e incluse tra quelle ad alto rischio di estinzione.

Una cosa questa che rende il gesto del pescatore di Montesilvano e del suo collega ancor più significativo.

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