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VIDEO | Muretti e cancelli abbattuti in via Lago di Capestrano, in strada scendono anche Domenico Pettinari e Massimiliano Pignoli

Il candidato sindaco e il capogruppo comunale dell'Udc hanno raggiunto i residenti che hanno protestato all'arrivo delle ruspe. Se per il primo non c'è "ratio" nella decisione e l'appello lo fa al presidente della Regione Marco Marsilio perché fermi l'intervento Ater, il secondo annuncia un incontro con il prefetto e chiede soluzioni alternative immediate per garantire sicurezza ai residenti

Hanno raggiunto i cittadini di via Lago di Capestrano il candidato sindaco Domenico Pettinari e il capogruppo comunale dell'Udc Massimiliano Pignoli nel giorno in cui sono arrivate le ruspe per buttare giù muretti e cancelli che da quarant'anni per loro rappresentavano una sorta di protezione dai tanti problemi del quartiere.

Se per Pettinari la ratio con cui si è arrivati a decidere di buttarli giù non troverebbe ragione, secondo quanto riferito da Pignoli l'intervento dell'Ater seguirebbe una decisione presa dalla prefettura e la questura per ragioni di sicurezza pubblica. La certezza è che da oggi non ci saranno più e i residenti la loro rabbia e soprattutto i loro timori li hanno chiaramente espressi scendendo in strada e lamentando non solo di non essere stati in alcun modo consultati, ma soprattutto quel che hanno paura accadrà da questa stasera. Se il candidato sindaco si appella al presidente della Regione perché chieda all'Ater di fermare tutto, il capogruppo dell'Udc rimarca l'esigenza di trovare subito una soluzione alternativa per far sentire i cittadini al sicuro.

“Non riesco veramente a capire la ratio – afferma Pettinari -, I cancelli ci sono da quarant'anni e garantiscono l'unica protezione dalla criminalità. Se li tolgono vedremo un via vai di tossicodipendenti che andranno all'interno dei palazzi in maniera molto più agevole per comprare droga. Sono fortemente preoccupato e comprendo la preoccupazione dei cittadini”.

“Mi chiedo – incalza – perché non vengono sfrattati e sgomberati i garage (che sarebbero proprio dietro il palazzo) trasformati in abitazioni e occupati abusivamente. Avrei colpito quello prioritariamente. Non solo. Si tolgano gli abusivi dalle case popolari non i cancelli che sono l'unica protezione rimasta per arginare il fenomeno dello spaccio di droga. Davvero non capisco. L'abusivismo? M se sono quarant'anni che questi cancelli sono qua”, chiosa.

“Chiedo con forza al presidente della Regione – conclude Pettinari – di far sì che l'Ater blocchi subito questo scempio perché questa cosa è tutto fuorché utile alla collettività”.

“Sarò ricevuto dal prefetto insieme a una piccola delegazione dei cittadini – fa quindi sapere Pignoli -. Questa cosa partirà da qui, ma si estenderà a tutta la città. Sta però passando un messaggio contrario alla realtà: questa non è una cosa che ha voluto l'amministrazione comunale – precisa -: è un provvedimento del questore, del prefetto, dell'ordine pubblico per la sicurezza perché quei cancelli potevano sortire una situazione di blocco nel caso in cui ci dovesse essere una irruzione delle forze dell'ordine. Chiedo anche attraverso i media al prefetto – aggiunge – di convocarci prima possibile perché qui ci sono tante persone per bene”.

“Penso – conclude Pignoli – che si possano trovare soluzioni alternative che possano aiutare i cittadini a ripararsi da questo stato che definiscono di pericolo. Sono miei amici e non per questioni di voto, ma perché ci sono nato e ho con loro un rapporto.. Mi manderanno dei messaggi e io li girerò al sindaco perché si faccia carico di inviarli al prefetto e sapere cosa accadrà da stasera sotto questi portoni”.

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