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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Dalla mancanza del riscaldamento alle strumentazioni, Pignoli (Udc): "Risolvete i problemi di Nefrologia o sarà protesta"

Sei mesi fa l'inaugurazione per un reparto che funziona, sottolinea il capogruppo, ma che ha gravi problemi strutturali a cominciare dalla mancanza della pompa di calore che ha fatto vivere ai pazienti un'estate difficile e che renderà impossibile affrontare quella fredda: soluzioni brevi o, annuncia, con i pazienti manifesterà sotto la Asl, "siamo centinaia"

Niente riscaldamento, niente zanzariere e l'assenza del macchinario utile a verificare l'esito delle analisi con in più la necessità di avere un operatore socio sanitario che faccia il turno di notte e altri problemi di tipo strutturale che andrebbero risolti. Il nuovo reparto di Nefrologia è stato inaugurato a maggio e se da un punto di vista medico è un'eccellenza, afferma il capogruppo comunale Udc Massimiliano Pignoli, nessuna delle criticità sollevate al momento dell'inaugurazione sarebbe stata risolta e per questo, se in tempo “brevissimo” non si interverrà almeno per il più impellente dei problemi, quello del riscaldamento, i nefropatici guidati proprio dal capogruppo, manifesteranno sotto la direzione generale della Asl e, assicura “saremo tantissimi”.

Anche lui è uno dei pazienti del reparto, ricorda Pignoli ripercorrendo la vicenda e riferendo di aver già informato i vertici Asl oltre all'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì che ha invitato a visitarla con lui la nuova nefrologia.

“I malati nefrologici patiscono il freddo più di altri e non c'è riscaldamento perché la pompa di calore che doveva arrivare non è mai arrivata”, spiega Pignoli sottolineando nelle lettere inviate che in estate le cose non sarebbero andate meglio visto che ci si è dovuti “arrangiare alla meno peggio con i cosiddetti pinguini” per affrontare il caldo eccessivo e con scarsi risultati, sostiene. Abbiamo inoltre chiesto delle zanzariere, ma quando è venuto l'incaricato Asl ha visto che in quel momento zanzare non ce ne erano e ha detto che non ce n'era bisogno. Lo sfido a venirci di sera”, chiosa il capogruppo.

Quindi il terzo dei principali problemi, l'assenza dell'Ega lo strumento capace di effettuare in tempo reale le analisi dei ricoverati. “Serve a misurare la quantità di elettrolisi all'interno del sangue necessari alla funzionalità del rene. È il primo campanello di allarme”, precisa. Per poterli avere quei risultati un infermiere deve quindi lasciare il reparto, solo due quelli presenti spiega ancora il capogruppo, per andare al piano superiore e cioè in Pneumologia per ottenere il risultato. “Considerate che ci sono 13-14 pazienti nel reparto per cui questa cosa viene fatta 13-14 volte al giorno”. A tutto questo si aggiunge la necessità, prosegue, di avere almeno un altro operatore socio sanitario che faccia il turno di notte dato che, scrive nelle lettere inviate, “il reparto di nefrologia è un reparto di sub intensiva e la stragrande maggioranza dei ricoverati (circa 14 sono allettati) è allettata”. Questo vuol dire essere cambiati solo il giorno dopo. Una questione dunque anche di dignità per il paziente.

“Non sono un uomo che ama le guerre e amo la democrazia. Faccio parte del centrodestra e mi sento in imbarazzo a criticarlo, ma la salute della collettività viene prima degli interessi politici personali – conclude Pignoli -. Se questa cosa, soprattutto quella del riscaldamento visto che andiamo verso l'inverno, non sarà risolta in tempi brevissimi, sarà costretto a manifestare con gli altri malati nefrologici per le cose promesse fatte e non mantenute”.

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