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Martedì, 30 Aprile 2024

VIDEO | Billig (American Jewish Commitee): “Hamas è come l'Isis, la sua guerra è contro tutto l'occidente”

La giornalista vaticanista e cittadina onoraria di Pescara ha partecipato all'incontro svoltosi nella sala consiliare di Palazzo di Città parlando con gli studenti. Parlando del conflitto in corso ha aggiunto: "Israele ha dovuto rispondere e sta combattendo sola per tutto il mondo. Piange il cuore per tutti i morti, serve una soluzione di pace per palestinesi e israeliani"

“È una giornata particolare anche nel contesto internazionale perché mi troverò a dover collegare quello che è la memoria della Shoah e quello che sta succedendo e spero di poter comunicare con i giovani e di sentire anche loro perché c'è molto mistificazione su quello che sta succedendo. È un trauma per tutti, per gli israeliani e per i palestinesi, ma è iniziato con trauma israeliani che come ebrei sono stati attaccati nelle loro case d'improvviso come è successo tanti anni fa”.

A dirlo a margine delle celebrazioni per la Giornata della Memoria per ricordare le vittime della Shoah che si sono svolte nella sala consiliare di Palazzo di Città, è stata Lisa Palmieri-Billig, rappresentante dell’American Jewish Committee e presso la Santa Sede, giornalista vaticanista e cittadina onoraria di Pescara che ha subito dopo incontrato gli studenti. Se prima gli israeliani non avevano uno Stato ora, ha aggiunto, questo è minacciato da Hamas “che ha fatto iniziare tutto. Ci piange il cuore per tutti i morti che ci sono oggi e speriamo che ci sarà la pace, ma bisogna capire che questo nemico che non è il popolo palestinese, ma è l'organizzazione di Hamas che non vuole due Stati vuole uno Stato solo dal fiume al mare. Questa è una grande tragedia. Bisogna liberare il popolo palestinese da questa minaccia e soprattutto anche il popolo di Israele che ha dovuto rispondere. Bisogna trovare una soluzione diplomatica per assicurare la sopravvivenza del popolo ebraico oggi in Israele”, ha aggiunto Billig.

A lei chiediamo dunque se i due Stati sarebbero la soluzione e come gli altri Paesi dovrebbero comportarsi di fronte allo scenario internazionale che si sta delineando. “Penso che l'Occidente si deve rendere conto che è responsabile per quello che c'è oggi – risponde -. Da quando è stato creato lo Stato di Israele e i palestinesi sono diventati un popolo profugo e sono stati trattati da profughi mentre gli ebrei che sono stati espulsi e massacrati dai Paesi Arabi sono stati assorbiti negli altri Paesi, ha dato milioni, miliardi di soldi per migliorare la situazione della Palestina. Invece Hamas e l'autorità dei palestinesi hanno usato questi soldi per costruire una città militare sotto terra per fare la guerra e non la pace. Oggi questi Paesi che hanno dato i soldi e che sapevano dove andavano quindi sono doppiamente colpevoli, sono responsabili di questa situazione”.

“Israele sta combattendo da sola per tutto il mondo – aggiunge Billig -. Lo scopo di Hamas non è di ammazzare solo gli ebrei. Dopo gli ebrei vengono i cristiani perché siamo tutti considerati infedeli, anche i musulmani moderali. È un pericolo come lo era l'Isis”. L'obiettivo deve dunque essere quello, ribadisce e conclude, “di trovare una soluzione diplomatica che consenta di vincere una volta per tutte o tutto si ripeterà. Hamas lo ha già detto: lo abbiamo fatto una volta lo rifacciamo”.

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