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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Svuotato e sventrato per il Ferro di Cavallo inizia il vero abbattimento, Marsilio: "Un gesto di coraggio"

Il presidente della Regione, il sindaco Carlo Masci e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri presenti nel giorno del primo colpo di benna con cui le pelazzine iniziano a venire giù. Lattanzio (Ater): "entro fine agosto lavori completati, a settembre il bando per la ricostruzione"

Dopo lo svuotamento e lo sventramento delle palazzine del Ferro di Cavallo è stato dato il primo colpo di benna ed è quindi ufficialmente iniziato l'abbattimento di quello che per decenni uno dei simboli dell'illegalità, di certo quello che si è guadagnato spesso spazio nelle cronache nazionali.

Se per il presidente della Regione Marco Marsilio che ha dato il primo simbolico colpo di ruspa è “un gesto di coraggio”, per il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri il primo passo verso la cancellazione della parola “periferia” dalla città. A fare da eco il sindaco Carlo Masci per il quale la caduta dei palazzi rappresenta il “segnale chiaro” sia nei confronti dei cittadini onesti cui dice “fidatevi delle istituzioni e delle amministrazioni che fanno scelte chiare e non si tirano indietro in quelle difficili”; sia verso chi delinque e vive nell'illegalità “che qui a Pescara non ha spazio e margine”.

I tempi della demolizione e il nuovo bando per la ricostruzione

È il presidente dell'Ater Mario Lattanzio a fare il punto sui prossimi passi. “Da contratto entro agosto dovrebbe essere tutto demolito. L'investimento è di un milione e mezzo di euro. Il 28 giugno – riferisce – è stato approvato il progetto per la costruzione dei 54 nuovi alloggi, entro settembre presumo ci sarà la gara e poi si riqualificherà tutta questa zona”. Un gioco di squadra riuscito per lui così come per tutti i presenti.

Il presidente Marsilio: "gesto di coraggio"

“È un gesto di coraggio importante – afferma Marsilio -. Abbiamo affrontato di petto un problema che da decenni flagellava la città ed era diventato nelle cronache nazionali uno dei cattivi esempi di degrado sociale e urbano. Qui era difficile accedere persino alle forze di polizia. Abbiamo allontanato i delinquenti, abbiamo abbattuto e stiamo abbattendo questi palazzi. Sorgeranno edifici moderni, tecnologicamente avanzati e con una conformazione architettonica che garantisce il controllo sociale e la sicurezza a chi vi abiterà. Verranno dati gli alloggi solo agli aventi diritto – conclude -. Parte quindi un progetto complessivo di un quartiere che per troppo tempo ha rappresentato un problema per la città”.

Il sindaco Masci: "un segnale chiaro verso chi delinque"

“Molti pensavano che non sarebbe mai successo, che sarebbe stato un miracolo. Invece era solo realtà, ma soprattutto lavoro, impegno, costanza, determinazione e un po' di voglia di cambiare le cose con grande forza – afferma Masci -. Ricordiamo tutti che qui c'era il centro dello spaccio, il fortino della delinquenza che ora sta andando giù. Chi delinque qui non ha gioco facile e questo abbiamo voluto dire. Dico anche a quelli che pensano che abbattendo il Ferro di Cavallo si elimina la delinquenza che no, la delinquenza non si elimina ma l'importante è che nelle città si capisca che non ha gioco facile”. “Qui – precisa - ci sono quasi 50mila metri cubi di cemento che eliminiamo ed è un risultato mai raggiunto. Se poi ci aggiungiamo via Lago di Borgiano sono altri 30mila, con i fabbricati della riviera nord ex Inaip arriviamo a 100mila metri di degrado abbattuti. Andremo a migliorare anche altre zone”, conclude il sindaco.

Il presidente del consiglio regionale Sospiri: "l'obiettivo è cancellare la parola periferia"

Promessa mantenuta, sottolinea Sospiri. “Quello che voglio sottolineare è che questa è la fase di demolizione di qualcosa che non poteva essere riqualificato”. L'obiettivo per lui, con anche gli interventi di riqualificazione in corso e che si faranno in altri quartieri, è che “il termine periferia per quanto riguarda la città esistente oggi e nascente domani (ovvero la Nuova Pescara) non potrà essere coniugato. Il nostro obiettivo è questo. Dire che ciò non reprime i fenomeni malavitosi è un errore perché dove c'è vita, attenzione e presenza difficilmente si trova terreno facile per commettere reati che comunque sono oggetto del lavoro di altre componenti dello Stato, mentre il nostro obiettivo è quello di rendere ogni parte della città bella, sicura e con servizi per poterci vivere”.

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