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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Il candidato sindaco Costantini: "Sulla raccolta porta a porta ennesima retromarcia a spese dei cittadini"

Un servizio "mai partito", denuncia il candidato del centrosinistra se non in parte a Porta Nuova:"Migliaia di euro spesi e aumento del 5 per cento della Tari per le tasche dei pescaresi. Questo solo per avviare un progetto che al Masci dicevano tutti essere sbagliato e trasformatosi in una passerella elettorale"

Migliaia di euro spesi per un servizio di raccolta differenziata porta a porta mai realmente partito a Porta Nuova e neanche avviato in centro che si è tradotto invece in un aumento della Tari di circa il 5 per cento per i cittadini che pagano qualcosa che non c'è. Quest solo perché il sindaco Carlo Masci avrebbe deciso di portare avanti un progetto che tutti gli dicevano non avrebbe funzionato in alcune zone della città tanto da spingere l'ex presidente della società di Ambiente a dimettersi.

A sostenerlo parlando di “improvvisazione e superficialità” è il candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini che sottolinea come le famose isole ecologiche che si sarebbero dovute accompagnare alla raccolta porta a porta nella zona sud di Pescara ad oggi servita solo in parte, non siano ancora state realizzate e che il servizio si diceva sarebbe stato effettivo sia in quell'area che in centro molti mesi fa con il sindaco Carlo Masci che dichiarava chiaramente “si va avanti”. Quel che resta oggi di quel progetto sono invece le sue dichiarazioni di "dietrofront" sul fatto che “si trattava di un programma provvisorio, parole che riportano direttamente al caso di viale Marconi”, afferma Costantini, il suolo pubblico occupato dai grossi contenitori consegnati ai commercianti nelle aree in cui questo è stato fatto, i sacchi della plastica che restano per due giorni sotto gli uffici dato che il ritiro è il lunedì e gli stessi chiudono il venerdì, e alcune aree gialle destinate ai mastelli non segnalate in cui si fermano per parcheggiare. Senza dimenticare, prosegue, e i circa 150mila euro spesi per la comunicazione di un servizio che, ribadisce, non c'è e che dunque dovranno essere investiti una seconda volta.

“Ricorderete tutti che a maggio nonostante le dimissioni del presidente di Ambiente il sindaco disse andiamo avanti: entro settembre ottobre completeremo la raccolta differenziata e il porta a porta su tutta la città di Pescara. Poi nella realtà – incalza Costantini - il porta a porta è iniziato su un pezzo di Porta Nuova e si è fermato. Quello che non sanno i cittadini è che questo ennesimo passo del 'sindaco gambero' è costato alla comunità pescarese. I pescarsi pagano un incremento di Tari del 5 per cento per avere un servizio che non viene erogato; hanno pagato le assunzioni che Ambiente ha dovuto fare per assicurare un servizio che in realtà non è partito; hanno pagato il noleggio dei mezzi e a breve anche il loro acquisto per il servizio che non è partito”. Ad avere problemi anche Ambiente il cui “bilancio risente che avrebbe dovuto avere economie che non ha avuto”.

“Questa è la situazione disastrosa cui si è accompagnata una corposa campagna di comunicazione che si è dimostrata inutile perché avrebbe dovuto seguire progressivamente l'avanzamento della raccolta porta a porta e invece quella che è stata fatta da Masci e a la giunta si è esaurita in una passerella elettorale”, aggiunge citando ad esempio i 15mila euro spesi per uno stand della Miurs alla manifestazione Terra e gli altri 15mila per gli spot televisivi e la campagna sulla stampa oltre alle migliaia di euro per affittare le sale e per gli incontri. Un totale di circa 100-150mila euro afferma.

“Giocherellare con queste cose e poi farne due indietro come avvenuto con viale Marconi e semafori trappola hanno un costo pesante sul bilancio del Comune e ci conseguenza pesano direttamtne sulle tasche dei cittadini. Credo sia una operazione scandolosa anche perché prima di partire tutti avevano detto al sindaco che non era possibile realizzare quel soggeto. Tuonò dicendo che andava avanti e avrebbe portato avanti il risutlato entro maggio 2023. In realtà l'unico risultato che ha portato a maggio 2023 è un servizio mai partito e un aumento della Tari per un servizio mai partito”.

Se sarà eletto sindaco il porta a porta andrà avanti, aggiunge Costantini, ma non con le modalità pensate dall'attuale amministrazione. “Dovremmo partire dai disastri fatti e fare una fotografia dell'esistente. Il porta a porta è un servizi che va nella direzione del futuro, ma non può essere pensato come ha fatto Masci. Ci sono tante situazioni da rivedere e il fatto che il progetto sia fallito è certificato dal fatto che il sindaco si è fermato. Se fosse stato tutto fantastico sarebbe andato avanti. Neanche a Porta Nuova è stato completato. Ma - conclude - quanto costa tornare indietro?”

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