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VIDEO | Don Ciotti risponde ai dubbi dei giovani e agli adulti dice: "Questa società parla tanto di loro, ma non li ascolta"

Dieci scuole e tantissimi studenti nella cattedrale San Cetteo per dialogare con il presidente dell'associazione nazionale di Libera: "Sono qui per ascoltarli, perché dobbiamo essere capaci non solo di accoglierli i ragazzi, ma anche di riconoscerli"

“La parte giusta non è un posto dove stare, ma un orizzonte da raggiungere insieme”. Con queste parole Don Ciotti, presidente dell'associazione Libera nell'incontro organizzato dall'equipe pastorale scolastica, ha aperto il suo discorso rivolgendosi ai tanti studenti che gremivano la cattedrale di San Cetteo. Un incontro in cui i protagonisti sono stati proprio i ragazzi con le loro domande sulla mafia, la politica e le loro paure e le speranze nell'affacciarsi alla vita di cui non sono solo il futuro, ma, sottolinea don Ciotti, prima di tutto il presente.

“Questa è una società che parla tanto dei giovani, ma non ascolta i giovani, non li sente – afferma -. Una società che non investe sul proprio presente e sul proprio futuro. I giovani hanno bisogno di essere conosciuti, sono portatori di nuova conoscenza, portano linfa nuova, usano nuovi strumenti”. Nostro compito, dunque, quello di creare loro le giuste condizioni per essere parte della società, per viverla, per migliorarla attraverso politiche e servizi che guardano alla famiglia e quindi a loro. Questo, prosegue il presidente di Libera, “vuol dire lavoro, scuola, cultura, salute, sanità. La gente si preoccupa dei giovani, ma non se ne occupa a dovere. Mai generalizzare – aggiunge quando gli chiediamo della propensione dei più grandi a giudicare sempre male i ragazzi dimenticando di essere stati giovani anche loro -, per non dimenticare le cose belle e positive che ci sono. Sono loro i protagonisti e io partirò dalle loro domande”. “Sono venuto per ascoltare e rispondere ai loro dubbi e i loro interrogativi – dice ancora don Ciotti -, cogliere le loro fatiche e le loro speranze e soprattutto per non dimenticarci che a far la differenza oggi in Italia è un po' di indifferenza della gente verso tanti problemi che ci circondano. Dobbiamo essere capaci non solo di accogliere i ragazzi e la loro generazione, le loro intuizioni e la linfa nuova che portano, ma bisogna anche riconoscerli”.

Parlando alla platea con accanto l'arcivescovo della diocesi Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti che questo incontro con le scuole lo ha per primo voluto, il presidente di Libera ha sottolineato il valore delle relazioni e della conoscenza per raggiungere insieme quell'orizzonte che è “la parte giusta” ribadendo che “l'essere umano non può vivere senza relazioni, senza il noi”.

“Tre parole diventano importanti e fondamentali che cercherò di costruire con loro è la conoscenza dei problemi - spiega -. Abbiamo tante informazioni di seconda mano, per sentito dire, tante semplificazioni. La seconda è la consapevolezza che chiede da parte nostra l'assunzione della responsabilità, meglio della corresponsabilità: Collaborare con le istituzioni, con quanto agiscono nei territori se fanno bene ed essere una spina al fianco corretta, attenta, puntuale se non fanno le cose che devono fare. È importante non dimenticarci che il cambiamento che noi sogniamo e desideriamo tutti ha bisogno del contributo di ciascuno di noi, dell'assunzione della nostra responsabilità come cittadini e come cristiani”.

Stare dalla “parte giusta”, dunque, ha detto ancora prima di iniziare a confrontarsi con i ragazzi, vuol dire ricordarsi sempre che la conoscenza e la consapevolezza si raggiungono non come “rematori solitari: è sempre il noi che vince”.

Dieci le scuole della provincia che hanno partecipato all'incontro sui "Giovani verso la pienezza della vita": l'istituto agrario di Alanno, l'istituto industriale Alessandrini di Montesilvano e, per Pescara, l'istituto industriale Volta, l'istituto Tito Acerbo, l'alberghiero De Cecco, il liceo Marconi, il liceo artistico-musicale e coreutico MiBe (Misticoni-Bellisario), il liceo classico, e i licei scientifici Da Vinci e Galilei.

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