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VIDEO | Covid, Fazii: "Virus meno aggressivo, ma fragili a rischio: va rivisto l'uso della mascherina"

Il direttore della Uoc di microbiologia e virologia dell'ospedale di Pescara ha incontrato gli studenti dell'istituto alberghiero De Cecco: "I ragazzi si ammalano meno, ma infettano mettendo a rischio gli anziani"

L'appello è soprattutto ai più giovani perché adottino i giusti comportamenti al fine di proteggere i più fragili, quelli che oggi con il covid rischiano le conseguenze più gravi. E' anche di questo che Paolo Fazii, direttore della Uoc di microbiologia e virologia dell'ospedale di Pescara, ha parlato ai ragazzi dell'istituto alberghiero De Cecco di Pescara e agli studenti di Spoltore collegati in video per seguire il suo intervento. Per lui si dovrebbe tornare alle mascherine e se è vero che oggi il virus è meno aggressivo e anche le ospedalizzazioni, soprattutto in terapia intensiva, contenute, l'aumento delle ospedalizzazioni in area medica, se dovessero a crescere potrebbero “teoricamente” portare ad un nuovo stress del sistema sanitario.

“Purtroppo – spiega a margine dell'incontro - i contagi sono in aumento ed è una situazione figlia del fatto che ha iniziato a fare freddo, che purtroppo a scuola non c'è più obbligo delle mascherine così come sui mezzi pubblici. Secondo me, parlo da tecnico, bisogna correre ai ripari e rivedere il provvedimento perché la mascherina è un'arma fondamentale contro il covid”, In termini numerici, aggiunge, si potrebbe tornare ai numeri dell'anno scorso, ma “fortunatamente – aggiunge Fazii – è un virus più benigno quindi ci saranno meno ospedalizzati. E' un virus meno aggressivo che comunque dà patologie importanti perché la polmonite interstiziale è una patologia importante – tiene a precisare -, ma la situazione non è probabilmente molto molto grave per cui non si ha una escalation verso una patologia più seria che possa richiedere di essere intubati e finire in rianimazione”. Resta comunque il fatto, aggiunge, che ieri ci sono stati comunque circa 43 morti e che un aumento delle ospedalizzazioni potrebbe configurare nuove difficoltà in prospettiva per i presidi.

Oggi, quindi, l'incontro con i ragazzi e l'importanza che loro, per primi, assumano comportamenti corretti. “I ragazzi, i soggetti giovani che siano bambini o ragazzi, ma anche i giovani adulti fortunatamente si ammalano meno però infettano – conclude Fazii -, quindi possono far transitare il virus in setting di soggetti fragili e anziani e lì il discorso può cambiare. Parlarne in questi ambiti secondo me è un dovere da parte dei tecnici come il sottoscritto che devono comunque e già lo sono, impegnarsi nel sociale”. A presentare l'incontro è stata la dirigente scolastica Alessandra Di Pietro con presidi e docenti di altri plessi che hanno partecipato alla giornata coinvolgendo i propri studenti perché siano coscienti che, al di là della minore virulenza del covid, il problema esiste ancora. Per l'istituto Alberghiero sono intervenuti Antonio De Grandis, docente referente per l'emergenza covid-19 e Rosa De Fabritiis, referente dello sportello Cic (Centro di informazione e consulenza).

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