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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Verratti guarda al futuro: "Chiudo la carriera al Psg, poi torno a Pescara"

Il regista di Manoppello si racconta in una lunga intervista a France.Info a pochi giorni dai suoi 29 anni: "Questo club mi ha dato tutto, resterò a vita qui e poi mi godrò il mare e la montagna di casa. L'Europeo? Un sogno realizzato. Giocare con Messi una grande opportunità"

Marco Verratti lo ha fatto intendere già tante volte in passato, ma le parole della sua ultima intervista a France.Info suonano come una promessa solenne: a fine carriera tornerà nella sua Pescara. “Chiuderò la mia carriera da calciatore qui a Parigi. Pescara? Torno a Pescara, ma diciamo che dopo anni in questa grande città si torna a casa per amici e parenti. E poi perché c’è il mare, e la montagna”.

Il Gufetto, che il prossimo 5 novembre compirà 29 anni, sta per celebrare i suoi primi dieci anni di vita nel Psg, con cui sta annientando ogni record. “Questo club mi ha dato tutto. Dal punto di vista calcistico, ho avuto la possibilità di giocare con e contro grandi campioni, in grandi partite, è quello che volevo soprattutto. Mi sono innamorato di questo club ed è per questo che cerco sempre di dare il massimo, per ripristinare la fiducia che mi è stata data. Ero un ragazzino che veniva da un piccolo paese di provincia italiano e qui avevo tutto. I miei figli sono nati qui! Quando hai poco più di 18 anni, quelli sono i tuoi anni migliori. E li ho vissuti qui. È stato stupefacente. Sono diventato un uomo e ho trovato l’amore. Quindi tutto ciò che ho vissuto qui mi lascerà ricordi incredibili”.

Superato un periodo non facile a livello fisico, ora il play che fa impazzire Guardiola, sbocciato con Zeman all’Adriatico, è pronto a riallacciare il filo dei successi spezzato dopo la vittoria dell’Europeo a Londra. “Spero di aver chiuso il mio conto con la sfortuna – dice – . Mi sento meglio e contro il City penso si sia visto. Le parole di Guardiola? Sono felice, sentir parlare lui di calcio è un piacere. Com’è un piacere veder giocare le sue squadre”.

Quest’anno una nuova esperienza, che forse mai avrebbe immaginato di vivere: giocare assieme a Leo Messi. “La vita mi ha dato l’opportunità di giocare qui ogni giorno con il più grande giocatore del mondo. Fisicamente è molto bravo, e con la palla sta ancora meglio. Quando siamo con lui, dimentichiamo la sua età. Era così forte quando giocava contro di noi che ora ne approfitteremo”.

Dopo aver vinto quasi tutto con il club parigino (ora il pallino è la Champions), ha alzato al cielo la Coppa di Campione d’Europa con l’Italia. “Queste sono cose che rimarranno con me per tutta la vita. È la più grande emozione che ho vissuto nel calcio. Vincere con la Nazionale è così diverso. Giochi con i tuoi amici, davanti alla tua famiglia, per il tuo paese. Juve, Inter, Milan, tutto questo non esiste più. Dal bambino alla nonna ottantenne, c’erano tutti. Ed è una grande emozione vincere l’Europeo contro gli inglesi, in casa, e tornare a Roma, ritrovare i propri figli, tutta quella gioia. Tengo tutto dentro di me. Questa vittoria mi ha fatto crescere, mi ha reso più maturo. Il calcio per me resta un gioco, a prescindere dalle sconfitte e dalle vittorie. Ma ora questo mi ha cambiato. È il tipo di esperienza che voglio per tutti. Da bambino immaginavo che avrei passato tutto questo e sono fortunato che sia diventato il mio lavoro. È vero che alla fine in campo siamo noi, ma ero anche molto felice per la mia famiglia e i miei amici”.

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