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Palermo-Pescara 1-1

Il Pescara esce dalla trasferta di Palermo con un pari che tutto sommato può andar bene. Il rammarico è di non esser riusciti a mantenere il vantaggio ottenuto con Bjarnason

Il Pescara esce con un punto dal Renzo Barbera dopo aver accarezzato per diversi minuti la speranza di portare a casa l’intera posta in palio. La sfida, delicatissima anche per i padroni di casa, è rimasta in equilibrio soprattutto nella prima frazione quando entrambe le formazioni hanno badato più alla sostanza e a non lasciare spazi in difesa. Con il pari del Barbera, che per il Palermo vale pressoché come una sconfitta, il Pescara rimane terzultimo ad 1 punto dal Genoa e con tre lunghezze di vantaggio rispetto alla coppia di coda formata appunto da Palermo e Siena. In casa biancazzurra, comunque, nonostante il pari non sia proprio da buttare, tenendo in considerazione anche le pesanti assenze che hanno accompagnato la trasferta siciliana per la banda Bergodi, è tanto il rammarico per una vittoria sfumata sul più bello a causa  dell’ennesima disattenzione in zona difensiva.

Palermo Pescara 1-1

 

IL MATCH Al 4’ il Pescara s’affaccia in area palermitana con Celik, la cui conclusione dalla destra viene respinta in angolo da Aronica. Al 36’ Donati serve Fabbrini al limite dell'area pescarese sulla sinistra: l’ex Udinese libera il destro, ma il suo tiro termina a lato della sinistra di Perin. Sul finale del primo tempo, al 44’, Fabbrini libera Dybala solo in area.

L'argentino, però, con Perin uscita, non calcia subito e spreca tutto. Al  57’ i padroni di casa sfiorano il gol con Boselli che, appena entrato al posto di Dybala, svetta in area di testa ma manda la palla di poco a lato alla destra di Perin. Poco dopo, su invenzione di Celik, senz’altro il migliore dei biancazzurri, Caprari a tu per tu con  Sorrentino calcia forte ma non riesce a trovare lo spiraglio giusto per fare gol. Al 73’, grazie ad un preciso e tagliato piazzato di D’Agostino, Bjarnason, da poco subentrato a Caprari, svetta in area rosanero e di testa batte imparabilmente Sorrentino. Con il vantaggio degli adriatici, Malesani invita i suoi a non mollare e dopo solo sette minuti il Palermo arriva al pari. AlL’80’ Fabbrini sfrutta una spizzata di Munoz e, approfittando di una diagonale troppo stretta di Zanon, sigla con il sinistro la rete del pari.  

TABELLINO

PALERMO (3-5-2): Sorrentino; Muñoz, Von Bergen, Aronica; Nelson Tomar, Barreto, Donati (77’ Kurtic), Arevalo Rios, Dossena; Dybala (58’ Boselli), Fabbrini.  Allenatore: Alberto Malesani

PESCARA (4-3-1-2): Perin; Zanon, Bianchi Arce, Cosic (46’ Zauri), Bocchetti; Blasi, D’Agostino, Blasi (78’ Cascione); Caprari (65’ Bjarnason), Caraglio, Celik.  Allenatore: Cristiano Bergodi

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia

Reti: 73’ Bjarnason (Pescara), 80’ Fabbrini (Palermo)

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