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Atalanta-Pescara 2-1: D'Agostino illude, Denis manda il Delfino ko

Inizia con una sconfitta l'era Bucchi in casa Pescara. Dopo una buona partenza e il vantaggio di D'Agostino, i biancazzurri si sono fatti rimontare e superare dagli orobici

Inizia con una sconfitta, 2 a 1 con l'Atalanta, l'avventura di Cristian Bucchi alla guida del Pescara. I biancazzurri, che nei primi trenta minuti di gioco avevano dimostrato un piglio diverso e una maggiore fluidità di manovra rispetto alle ultime uscite, sono stati penalizzati dalle solite disattenzioni difensive e dagli infortuni di D'Agostino e Weiss che, nel secondo tempo, hanno letteralmente fatto scendere il tasso di personalità e qualità di Cascione e soci. Il Pescara, ora all'ultimo posto assieme al Palermo, a dieci giornate dalla fine del torneo, vede la retrocessione sempre più vicina. L'Atalanta, in casa a secco di vittorie da diverso tempo, con i 3 punti di oggi è salita a quota 33 in classifica, a più 9 dal terzultimo posto in classifica.

IL MATCH Bucchi come anticipato alla vigilia schiera i suoi con un offensivo 4-3-3 e affida la mediana alla tecnica e alla visione di gioco di D'Agostino. Per l'occasione il capitano di giornata è Giuseppe Sculli che, nonostante l'arresto del padre, ha preferito in settimana allenarsi con i suoi compagni in vista della sfida con gli orobici. Sin dai primi minuti il Pescara si dimostra in palla, motivato e caparbio su ogni pallone. Nei primi minuti sono poche le occasioni da gioco su entrambi fronti ma al 25' la gara si sblocca in favore del Pescara: Sculli va via sulla destra e mette un rasoterra arretrato per l'accorente D'Agostino che, dal limite dell'area, incenerisce Consigli con un tiro di punta in stile futsal che si va ad insaccare sotto il sette. Per il regista ex Siena è la seconbda rete in maglia Pescara. I minuti successivi sfilano via con l'Atalanta che cerca di abbozzare una reazione, ma la conclusione di Radovanovic da fuori non rappresenta un pericolo per la porta di Pelizzoli. Quando la prima frazione sembra potersi chiudere a favore dei biancazzurri, al 34', i padroni di casa trovano il pari. Zanon si fa sorprendere alle spalle da Bonaventura e lo stende platealmente all'interno dell'area di rigore: rigore sacrosanto che Denis trasforma con freddezza lasciando immobile Pelizzoli. Nel secondo tempo il Pescara deve rinunciare a D'Agostino, in assoluto il migliore in campo dei suoi, che viene sostituito con Togni. L'Atalanta prende in mano il centrocampo e comincia ad affacciarsi con pericolosità e sempre con più insistenza dalle parti di Pelizzoli. Al 60' il Pescara si affaccia in avanti con Weiss che però, dopo uno scambio con Vukusic, viene steso al limite dell'area. Lo slovacco, al quale non viene concesso nemmeno il calcio di punizione dall'arbitro Celi, accusa la botta ricevuta e chiede il cambio a Bucchi. Senza D'Agostino e Weiss per il Pescara si fa notte fonda e, al 67', Denis colpisce in contropiede scaricando un destro di rara potenza alle spalle di Pelizzoli. Nei minuti finali il Pescara le prova tutte per trovare il pari, ma sono sempre gli orobici ad essere più pericolosi..

IL TABELLINO

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Giorgi (60' Brienza), Radovanovic (78' Cazzola), Biondini, Bonaventura; Livaja (71' De Luca), Denis. All.: Colantuono.

PESCARA (4-3-3): Pelizzoli; Zanon, Kroldrup (72' Bianchi Arce), Cosic, Bocchetti; Blasi, D'Agostino (46' Togni), Cascione; Sculli, Vukusic, Weiss (62' Celik). All.: Bucchi

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