In via Conte di Ruvo va in scena il "circo", tra parcheggi in doppia fila e improvvisati "Gran Premi" [FOTO]
Gentile redazione, desidero presentarvi la varietà di "numeri da circo" che va in scena quotidianamente in via Conte di Ruvo. Il parcheggio in seconda fila è una pratica diffusa, direi consolidata, ma i più arditi mostrano la loro specialità: il parcheggio in terza fila! Si dirà che questo avviene per la presenza di una scuola nei paraggi, ma non è così: gli "artisti" vanno in scena a tutte le ore e il traffico regolare viene deviato sempre più verso sinistra fino a invadere la corsia preferenziale dei mezzi pubblici e, perché no, quella ciclabile sul lato opposto. Il climax si raggiunge con l'arrivo degli autobus che devono transitare sulla corsia preferenziale: caos!
Il "concerto" diventa sinfonico quando l'auto parcheggiata in prima fila (mah...) si arroga il diritto di uscire senza preavviso, a tutto clacson. Nella nautica si chiama "ormeggio in andana", e in strada? Un effetto speciale lo si osserva quando un'auto in seconda fila resta vuota a destra, rimanendo di fatto isolata e ferma in mezzo alla strada; non di rado dietro si formano code. Il paradosso lo si può osservare nel tardo pomeriggio e nella notte, quando si parcheggia in seconda fila, tipicamente davanti ai cassonetti dell'immondizia, anche quando sono disponibili parcheggi regolari: "Hai visto mai che qualcuno mi chiude?".
Il risultato è che chi deve conferire i sacchetti trova la strada sbarrata e spesso (l'ho visto con i miei occhi) i mezzi dell'Attiva sono costretti a saltare il giro perché impossibilitati a fare il proprio lavoro. Un "numero" spesso ripetuto nella giornata è quello di chi, proveniente da via dei Peligni, decide di entrare contromano in Conte di Ruvo per proseguire poi in via Catullo senza il disturbo di dover effettuare il giro dell'isolato. D'altronde il contromano è un'attrazione che si presenta in molteplici varietà: la più divertente è quella di chi imbocca il viale fin da viale D'Annunzio; di solito, guidatori poco pratici della città a cui basta un cenno per desistere dalla pagliacciata. Infine, nel cuore della notte, il viale si dispiega in tutta la sua lunghezza ma soprattutto larghezza dinnanzi ai piloti di Gran Premio a 2 e 4 ruote, sempre presenti in numero cospicuo nella nostra città (non disdegnando, talvolta, l'uso di camion e autobus): quale migliore occasione per tirare un paio di marce fino ai 12.000 giri?
Insomma: Conte di Ruvo è un viale antico (già viale dei Tigli), porta direttamente verso la cattedrale della città, a pochi metri sono nati D'Annunzio e Flaiano, il museo Cascella è di fronte alla strada, è presente nei pressi una caserma della Guardia di Finanza resa assente dalla maleducazione e dall'inciviltà; davvero merita così poco? Dopo tante doléances mi permetto di offrire anche qualche soluzione: innanzitutto l'introduzione di elementi spartitraffico fissi a delimitare le corsie, in modo da rendere impossibile il parcheggio in seconda fila e la percorrenza contromano. Come strumento compensativo, l'amministrazione potrebbe offrire la gratuità, per la prima mezz'ora, nei due parcheggi più prossimi: quello in via Colonna, alle spalle dell'ex tribunale, e quello di Largo dei Frentani.
Perdere pochi spiccioli in cambio di un po' di ordine e decoro in una delle zone illustri della città, Pescara vecchia. In fondo quella degli elementi spartitraffico è una soluzione già adottata efficacemente in viale Regina Margherita dopo l'incrocio con viale Muzii e, a ben vedere, l'analogia con viale Conte di Ruvo è molteplice: entrambe strade a senso unico ma con corsie riservate; in entrambe è presente una scuola, banche, attivita commerciali, ristoranti... Ma mi sorge un dubbio: sarà mica ancora viva l'antica discordia tra Pescara e Castellammare?