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Per la bozza dello Statuto della Nuova Pescara si va alla terza votazione: passerà, ma la piena condivisione non c'è

Con 40 voti la maggioranza assoluta c'è stata, ma ne servivano 50 per l'adozione. Ancora una volta l'assemblea costitutiva resta divisa, ma il 19 settembre il documento provvisorio passerà comunque: quella maggioranza basterà

Votazione “fruttosa” sì, ma non con quella maggioranza assoluta necessaria a far sì che lo Statuto provvisorio della Nuova Pescara passasse al vaglio dell'assemblea costitutiva: il “sì” definitivo, come da previsione, ci sarà il 19 settembre quando il voto di maggioranza sarà sufficiente a garantirne l'adozione.

Nessuna sorpresa dunque nel corso della brevissima seduta di martedì 12 settembre: nessuna dichiarazione di voto e d è superato quel 38 di voti favorevoli necessari (40 quelli incassati) a portare all'approvazione nella prossima seduta. I contrari sono stati 23.

I tempi della legge regionale parlano chiaro: il documento provvisorio va approvato poi si penserà, eventualmente, a delle modifiche. Modifiche che, ha auspicato il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli nei giorni scorsi parlando a IlPescara, devono essere capaci di far sì che il si arrivi ad una piena condivisione. Cosa che, aveva sottolineato, rappresenta comunque “una sconfitta per tutti”. Saranno dunque i mesi di ottobre e novembre quelli in cui trovare la sintesi che abbatta quegli “arroccamenti”, come lo stesso Antonelli li ha definiti, nati dal timore di Spoltore e Montesilvano di subire un'annessione più che una fusione. Di qui la necessità, aveva precisato, che Pescara faccia lo sforzo di dimostrare con i fatti che così non è. Una sintesi necessaria dato che entro il 31 dicembre si dovrà arrivare all'approvazione dello Statuto vero e proprio. Una prova non facile, ma certo è che trottandosi di un atto costitutivo buona cosa sarebbe arrivare all'appuntamento in un clima all'insegna dell'armonia.

Se dunque lo Statuto provvisorio è a meno di una settimana dall'approvazione, sono anche altri gli obiettivi da centrare entro fine settembre, compreso l'accorpamento documentale di alcuni dei tanti servizi che dovranno essere unici per i tre Comuni. Di lunedì 12 settembre la notizia che si è vicini all'accorpamento della protezione civile.

Insomma le difficoltà non mancano, ma la Nuova Pescara o Pescara o qualunque sarà il suo nome, dovrà comunque sorgere. Usando una metafora calcistica quello che ora va trovato è lo spirito di squadra per il bene, soprattutto, di tutti i cittadini.

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