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Indagine lavori pubblici, dall'opposizione un ordine del giorno per invitare il Comune a costituirsi parte civile

Si invitano sindaco e giunta a costituire il Comune quale parte civile "nell'eventualità che dalle indagini sia generato un procedimento penale" e a "valutare la richiesta di risarcimento dei danni a carico di eventuali condannati"

Nell'ambito del consiglio comunale straordinario che si è tenuto lunedì 3 luglio, l'opposizione (Pd e Movimento 5 Stelle) ha fatto approvare un ordine del giorno sulla costituzione di parte civile da parte del Comune di Pescara a proposito dell'indagine condotta dalla procura della Repubblica, che ha coinvolto il settore lavori pubblici di palazzo di città.

Nel documento si ricorda che "tale settore è stato chiamato a gestire, fra le altre misure, opere pubbliche nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza che complessivamente ha visto il Comune di Pescara beneficiario di stanziamenti pari a circa cento milioni di euro" e, "a seguito di tale situazione, l'Ente ha conosciuto un ritardo di diversi cantieri e procedure legate ad opere pubbliche, giungendo a una necessaria riorganizzazione della macrostruttura". Inoltre "il danno di immagine e credibilità subito dal Comune di Pescara, dall'amministrazione e dal personale e stato considerevole".

Pertanto, ricordando che "sono molte le opere pubbliche nel cui iter progettuale o di esecuzione gli indagati hanno avuto un ruolo centrale" e per le quali "risulta tuttora in corso una ricognizione a cura della struttura tecnica comunale", il consiglio comunale invita il sindaco e la giunta "a costituire il Comune di Pescara quale parte civile nell'eventualità che dalle citate indagini sia generato un procedimento penale" e a "valutare, assieme all'avvocatura comunale, la richiesta di risarcimento dei danni a carico di eventuali condannati".

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