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D'Alfonso (Pd) sul sondaggio elettorale di Fratelli d'Italia: "Il sogno di un centrodestra colto da 'fifa nera'"

Nessun distacco e tutt'altro che certezze per la coalizione al fianco di Marco Marsilio commenta il deputato dem replicando sul sondaggio commissionato dal partito che guida: "D'Amico lo surclasserà"

Per il deputato dem Luciano D'Alfonso il sondaggio commissionato da Fratelli d'Italia che vedrebbe il presidente uscente Marco Marsilio avanti di nove punti rispetto al candidato alla presidenza regionale de Il Patto per l'Abruzzo Luciano D'Amico, è “un desiderio ovvero, come cantava Cenerentola, un sogno”.

“Di certo – sottolinea D'Alfonso - non può essere attendibile un sondaggio che non tiene conto neppure della lista del candidato presidente D’Amico e che registra solo un 19 per cento di scontenti nei confronti dell’operato del presidente della giunta regionale in scadenza. Chi si è occupato di questo indice di gradimento sarà andato davvero in giro a parlare con gli abruzzesi, o si sarà limitato a consultare gli stretti conoscenti di Marco Marsilio, tra qualche anticamera di piazza Unione e di Palazzo Silone, i residenti di un condominio romano e qualche addetto alle pompe di benzina lungo l’autostrada?D’altro lato la percentuale abnorme del partito della Meloni, ingigantita persino a scapito di Forza Italia, non sembra arrivare da Marte colonizzato dal manipolo di indomiti del film di Guzzanti?”, incalza”.

“Un altro aspetto merita di essere posto sotto esame: l’attendibilità della vittoria autoaccreditata è impietosamente confutata dallo stesso documento, che registra una magrissima soddisfazione degli intervistati, pari al 30 per cento – riferisce quindi il deputato -. Anzi a essere precisi solo il 5 per cento si mostra davvero soddisfatto, il 25 per cento appartiene al popolo di quelli che si accontentano, ovvero di coloro che tutto sommato ritengono che si sia fatto più bene che male. Il 70 per cento, invece, è scontento”.

“Allora come si tiene in piedi la profezia della vittoria? Si tratta di un evidente inguacchio – commenta D'Alfonso -. Un’operazione come quella di oggi non può che essere frutto della paura, della fifa nera di chi sente il terreno che scotta sotto ai piedi”.

“Da parte nostra con sincero realismo vogliamo riconoscere quello che è molto probabile: le liste a sostegno di Marsilio sono candidate a gonfiarsi dei voti di preferenza, frutto dei ripetuti 23 milioni erogati a pioggia a soggetti a vario titolo agenti nelle contrade di questa regione, con graziosa elargizione media di 3mila euro a discapito di tutti gli abruzzesi. Su questo fronte – dice ancora -, diremmo di obbligazione elettorale, il primato è certamente tutto dei 'marsiliesi', ma sul voto libero e diretto frutto dell’ascolto e della condivisione delle proposte e dell’apprezzamento per la persona del candidato presidente siamo certi che D’Amico surclasserà chi oggi si ripropone al voto degli abruzzesi senza essersi palesato o reso conoscibile e apprezzabile in alcun modo per cinque anni, salvo ora mirusificamente apparire in tutte le pensiline degli autobus, tanto che ieri un bambino chiedeva a sua nonna se quel signore per caso fosse il controllore che ricordava l’obbligo di fare il biglietto”.

“Non sarà la coltivazione sondaggistica del desiderio a dare soddisfazioni a marzo, ci vogliono le idee e la credibilità di chi si propone al voto degli abruzzesi. Ed è per questo che oggi non abbiamo letto un sondaggio ma un sogno. Per fortuna – conclude D'Alfonso - la sveglia la daranno i cittadini tra cinquanta giorni”.

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