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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Elezioni, il segretario regionale di Sinistra Italiana - Verdi Licheri: "Salario minimo e tassazione sugli extraprofitti per un Paese migliore"

Abbiamo sentito il segretario di Sinistra Italiana - Verdi Daniele Licheri in merito alle prossime elezioni politiche in programma il 25 settembre

Come si sta preparando Sinistra Italiana Verdi in Abruzzo e in provincia di Pescara al prossimo appuntamento elettorale?

Il dibattito politico dell’Italia è fortemente inquinato. Non c’è alcuna razionalità nella gerarchia dei temi proposti dai media e dalle destre liberiste o sovraniste. Siamo costretti a fronteggiare continue ondate emotive che occupano ogni spazio mediatico, fino allo shock seguente. Dalla casta ai migranti, da questi al Covid, poi è arrivata la guerra e da questa si è passati alle bollette: il problema è che ogni nuovo tema azzera quello precedente. In questo modo i cittadini non possono comprendere la complessità che lega insieme i problemi e non possono coltivare una visione alternativa, una cultura politica del cambiamento. È talmente forte il rifiuto di una politica della complessità che ormai ci accusano di ‘buonismo’ quando parliamo di diritti umani e migrazioni, di ‘catastrofismo’ quando parliamo dei cambiamenti climatici, di ‘putinismo’ quando ci battiamo per la pace.

Questa è la fotografia di una popolazione stanca e delusa che vede l'astensione come una delle sue opzioni più probabili, dunque la nostra scelta è stata chiara, non faremo grandi iniziative ma cercheremo di attraversare il paese andando nei luoghi reali, nei mercati, nelle piazze, fuori alle fabbriche. I candidati e le nostre forze politiche sono impegnati già da giorni in un vero e proprio tour de force cercando appunto di andare noi a confrontarci con i cittadini e le cittadine e non aspettarci che appunto loro vengano ad interrogarci ma ponendoci innanzitutto in una modalità di ascolto dei loro bisogni. E questo sarà il nostro atteggiamento anche dopo il voto, i nostri parlamentari anche negli anni passati hanno sempre svolto una funzione di messa a disposizione rispetto alle tante vertenze territoriali di natura ambientale, economica e sociale e civile. Iinsomma c'eravamo prima, e ci siamo oggi, noi politica la facciamo 365 giorni all'anno e non solo nelle scadenze elettorali.

Come valuta il quadro delle alleanze della coalizione del suo partito?

La mia valutazione è positiva ma credo non ci fossero alternative dato il quadro presente; l'accordo raggiunto tra  Verdi-Sinistra e il Pd e di natura squisitamente tecnica. Le differenze programmatiche che abbiamo e che ci portano a valorizzare ognuno le proprie specificità in questa campagna, hanno sicuramente impedito una intesa organica, ma sono compatibili con una comune difesa della Costituzione.

Anche solo per impedire di consegnare a Meloni e Salvini la maggioranza dei due terzi di Camera e Senato che permetterebbe veri e propri stravolgimenti della nostra carta costituzionale e delle regole comuni. Era dunque fondamentale raggiungere una tale convergenza nell'interesse del Paese, e di questo sono convinto e soddisfatto.

Quali sono le priorità che Sinistra Italiana  Verdi intende affrontare in caso di vittoria?

Noi lavoreremo, fin dall’inizio della legislatura, sulle nostre proposte cardine: salario minino a 10 euro, tetto a gas ed energie per 24 mesi, tassazione degli extraprofitti al 100%, 80% di rinnovabili entro il 2030, ma le proposte sono tante e ci sono modi e tempi per farle, Nessun libro dei sogni, basta usare diversamente le risorse e rendere la fiscalità finalmente equa e profressiva. Insomma chi ha tanto deve dare di più per aiutare le tante famiglie e le tante imprese che sono ormai strozzate dalla crisi energetica e non solo.

Se invece dovessimo fare l'opposizione lavoreremo immediatamente per una nuova intesa programmatica tra le forze democratiche. Quello che oggi non è stato possibile dovrà comunque tornare ad essere una prospettiva di lavoro fuori e dentro il parlamento. Se ne facciano una ragione Pd e 5 stelle: il cosiddetto “campo largo” è l’unico orizzonte possibile per l’alternativa democratica in questo Paese. Noi ci siamo e più forza avrà la nostra alleanza rosso verde e meno nero sarà il nostro futuro. Invito tutte e tutti ad andare a leggere il nostro programma, www.verdisinistra.it

Perchè un elettore dovrebbe scegliere di votare Sinistra Italiana Verdi e la sua coalizione?


Prima di tutto fermare le destre e impedirgli di cambiare la Costituzione. Come si vede dagli ultimi sondaggi soltanto una larga alleanza progressista avrebbe potuto scongiurare una vittoria elettorale delle destre. La pessima legge elettorale con la quale voteremo, voluta da Renzi, Lega e Fi e colpevolmente non modificata dai principali partiti nell’ultima legislatura, privilegia le coalizioni e penalizza le ‘corse solitarie’. Il nostro segratario nazionale Nicola Fratoianni ha sempre detto che era un grave errore la chiusura di Letta nei confronti di Conte così come l’atteggiamento dei 5 Stelle che non solo non hanno fatto nulla per impedirlo ma hanno, poi, rotto l’alleanza progressista pure in Sicilia. Questo però è il quadro, qui e ora: piaccia o meno, solo la coalizione di centrosinistra può provare a fermare (in quanti più collegi possibili) il “capotto” delle destre.

E poi è per me fondamentale avere in parlamento una presenza di sinistra ed ecologista. Forte e autonoma. Anche se vincerà di misura la destra, e faremo di tutto, in queste settimane, per evitarlo, nel parlamento servirà un’opposizione radicale, fondata su valori e contenuti,  a quella che sarà l’agenda Meloni. Ecco perché serve eleggere parlamentari indisponibili a mediazioni al ribasso su diritti e democrazia ma anche a governi di unità nazionale. Ad oggi solo la nostra alleanza rosso verde può garantire, con un voto, di fermare le destre dando rappresentanza a chi crede e lotta per la giustizia sociale e la giustizia climatica. In ultimo ma non certo per importanza sulle nostre liste: volevamo dare un segnale di ricambio generazionale e ci siamo riusciti, poi un dato per noi normale ma purtroppo non scontato, abbiamo alternato i capolista, una donna alla camera e un uomo al senato. Quindi una giovane donna indipendente, Rahel Seium, in una posizione eleggibile è non un mero esercizio burocratico delle politiche di genere come molti partiti fanno. Insomma candidature giovani ma con le competenze giuste per la sfide decisive di questo fase storica. Un giusto equilibrio tra amministratori locali, figure del civismo e dell'associazionismo.

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