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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Il consigliere Pignoli: "Anche chi ha sbagliato ha diritto alla casa popolare, la Regione modifichi la legge"

L'esponente comunale parla di modifiche da "sceriffi" alla legge 96/96 lamentando l'esclusione di chi i suoi errori li ha commessi da oltre dieci anni e appellandosi agli eletti alle ultime regionali perché ci si rimettano le mani a fronte di un numero sempre maggiore di famiglie in difficoltà

“Qualche sceriffo che in questi anni ha lavorato in Regione ha reso la Legge 96/96 barbara e molto restrittiva, andando a colpire in maniera direi indiscriminata chi ha sbagliato ma che ha oggi diritto a poter vivere in una casa popolare”.

A dichiararlo è il consigliere comunale Massimiliano Pignoli che punta il dito sulle modifiche apportate alla legge regionale e in particolare al fatto che le abitazioni di edilizia residenziale pubblica non possono più essere assegnate a chi ha condanne anche se da oltre dieci anni. Troppe le persone che vivono in situazioni di difficoltà, denuncia quindi Pignoli, appellandosi ai consiglieri regionali e in particolare quelli eletti nella provincia di Pescara, perché si modifichi nuovamente quella legge.

“Parliamo di centinaia di famiglie nel cui nucleo c’è un componente che dieci, quindici anni fa ha commesso un reato di cui non c’è stata la riabilitazione o per così dire cancellazione come previsto in questi casi. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico – afferma il consigliere comunale -. Per questo dico che oggi si è creata una situazione di assoluta urgenza e gravità con centinaia di persone che in questi giorni si sono viste recapitare le lettere dell’Ater di Pescara o del Comune in cui vi è l’intimazione di sfratto. È un massacro istituzionale se mi consentite questo termine così forte perché tante persone si vedono negare oggi il diritto a vivere in una casa”, chiosa Pignoli.

Per il consigliere “non è cosa da Paese civile ed è per questo che mi rivolgo ai neo eletti consiglieri regionali quali Sospiri, De Renzis, D’Incecco, Blasioli, affinché nella nuova consiliatura possano adoperarsi per intervenire affinché vengano un po’ allargate le maglie della Legge 96/96. Va mandato via, e ci mancherebbe chi delinque, chi spaccia, ma quelle persone che hanno pendenze relative a dieci, quindici e più anni, senza aver ancora avuto la riabilitazione del reato, non possono restare a vivere per strada”, ribadisce.

“Oggi assistiamo a un paradosso perché da una parte si intima ad alcune famiglie di lasciare la casa e dall’altra si murano diverse abitazioni che poi non possono essere assegnate perché fatiscenti, con l’Ater che non ha i fondi per ristrutturarle – incalza -. E allora spero che si modifichi la legge, senza considerare che la Regione possa attuare la sanatoria che da quattro, cinque anni l’ente non riesce ancora ad adottare per persone che hanno vissuto con i propri coniugi o senza residenza per non più di due anni all’interno delle abitazioni di edilizia popolare . Bisogna intervenire e subito ed evitare che la situazione degeneri”.

“Se sarò riletto come consigliere comunale instaurerò subito una interlocuzione con il presidente della Regione e i neo consiglieri per trovare una soluzione che porti alla modifica della legge 96/96. Mi adopererò – conclude Pignoli - affinché la modifica della legge stessa sia uno dei primi punti che verranno affrontati nella prossima legislatura”.

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