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Troppi accampamenti notturni in città di senzatetto disperati, Foschi (Lega): "Necessario il coinvolgimento della prefettura" [FOTO]

Il presidente della commissione Sicurezza, Armando Foschi, interviene riguardo all'evidente problema che si verifica nelle ore notturne a Pescara

«Tornano gli accampamenti notturni a Pescara: da via Carducci a via Parini, dal sottopasso del ponte di ferro ai giardinetti del terminal bus, sono i luoghi che ogni notte di nuovo ospitano un esercito di disperati senzatetto che usano cartoni di fortuna, materassi raccattati ovunque per trasformarli in giacigli di fortuna. Uno spettacolo indecoroso per la città, e soprattutto inaccettabile sia per la tutela della dignità umana, sia per l’immagine della città. Un’emergenza sociale su cui occorre un intervento istituzionale urgente che non può essere lasciato solo nelle mani del Comune, ma necessita del coinvolgimento della prefettura in primis al fine di coordinare tutte le forze in campo, dagli organi di polizia alle associazioni del territorio, dalla Caritas alla stessa Asl. Inoltreremo la richiesta al neo-prefetto per la convocazione di una riunione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza che dovrà predisporre le adeguate misure prima dell’arrivo del grande freddo invernale che nelle ultime ore ha dato le prime avvisaglie, prevedendo anche l’applicazione del Daspo urbano per coloro che rifiutano assistenza o ricovero nelle strutture predisposte».
A parlare è il presidente della commissione comunale Sicurezza di Pescara, Armando Foschi, che interviene sulla problematica.

Foschi poi prosegue: «Sarà stato l’arrivo della stagione invernale, o semplicemente nuovi arrivi in città, ma di nuovo ogni angolo utile del territorio ha ricominciato a trasformarsi in un dormitorio a cielo aperto. Ovunque stanno spuntando come funghi cartoni a misura umana, materassi di fortuna con sopra coperte di lana, lasciati agli angoli nelle ore diurne, per poi ospitare di notte i senzatetto della città. Luogo privilegiato sicuramente sono i portici di piazza Salotto, dunque via Carducci dove ci sono coperte lasciate dinanzi alle vetrine con buste della spesa con dentro i viveri, soprattutto panini e alcol; pochi passi e spuntano i cartoni in via Parini, tra i portoni dei condomini e le vetrine; il sottopasso pedonale del ponte di ferro è stato trasformato in un vero alloggio rifugio con coperte, valige, cucce per i cani, materassi, ed è il luogo dove i senzatetto stazionano in modo stabile di notte e di giorno, rendendo di fatto inaccessibile e infrequentabile lo stesso sottopasso. E ora spuntano giacigli di fortuna anche nei luoghi più impensabili, come il bordo strada di via Lago di Campotosto, dove dorme in modo stabile un senzatetto avvolto in una coperta su un materasso recuperato chissà dove, a rischio di investimento per il passaggio di una vettura che potrebbe anche non accorgersi della sua presenza; nella pinetina del terminal bus sulle aree di risulta ci sono senzatetto accampati sotto le piante e i cespugli, che dormono nei sacchi a pelo con attorno il necessario per i pasti e infine la parte sottostante la pista ciclabile di via d’Annunzio è stata trasformata in un vero rifugio, con pannelli di cartone, assi di legno o divani utilizzati per chiudere alla vista esterna e gli interni sono utilizzati come una casa. Infine ancora cartoni e materassi nel parcheggio di via Orazio, tra una vettura e l’altra. Ora, è evidente la situazione di assoluto rischio in cui permane tale emergenza: rischio per i senzatetto che sono di fatto alla mercè di vandali e della microcriminalità, rischio per i passanti che potrebbero avventurarsi nei parcheggi di notte e potrebbe accadere di tutto. È evidente che tale situazione – ha proseguito il Presidente Foschi – rischia di aggravarsi ulteriormente nei mesi invernali ormai alle porte e richiede un intervento tempestivo e urgente. Sappiamo che l’amministrazione comunale predispone il Piano Freddo per accogliere i senzatetto in hotel o piccoli alberghi. Ma sappiamo anche molti di quei senzatetto non accettano tali sistemazioni magari perché non vogliono separarsi dal proprio amico a quattrozampe. È comunque evidente che vada individuata una misura di intervento risolutiva che necessariamente deve vedere il coinvolgimento della Prefettura come capofila: alla Caritas chiediamo di sapere quanti siano i senzatetto attualmente ospitati nella Cittadella e quanti posti siano eventualmente ancora disponibili, quindi credo che sia fondamentale il coinvolgimento delle forze di polizia per organizzare un censimento di tali uomini e donne, per verificare il possesso dei documenti, l’identità, capire quanti siano effettivamente stanziali da assistere in maniera organizzata e quanti siano solo di passaggio, individuandone provenienza e destinazione, e quindi verificare quali forze di sostegno vadano adottate per ciascuno di essi, coinvolgendo anche la Asl perché è di tutta evidenza che molti di tali soggetti hanno patologie che vanno affrontate con personale specializzato. Ma sicuramente non è concepibile pensare di aprire l’inverno con il dormitorio Pescara a cielo aperto. Sul tema chiediamo al sindaco Masci di farsi portavoce della richiesta della convocazione di un’apposita riunione del Comitato della Sicurezza e dell’Ordine pubblico da parte del Prefetto per pianificare una operazione di controllo e monitoraggio specifica. E soprattutto chiediamo l’applicazione del Daspo urbano per quei senzatetto che rifiutano eventuali sistemazioni messe a disposizione dall’amministrazione comunale o dalle Associazioni che operano in collaborazione con il Comune».

Accampamenti senzatetto notte Pescara

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