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Domenica, 28 Aprile 2024
Teatro Pineta Dannunziana / Lungomare Colombo, 122

A Funambolika arriva “Boom!”, in esclusiva per l’Italia

Appuntamento stasera al teatro d’Annunzio, dove si terrà l’incontro tra gli artisti di Kiev e Praga sul confine del circo: uno spettacolare show acrobatico e multimediale su amicizia, resistenza e speranza

La XVII edizione di Funambolika, Festival Internazionale del Nuovo Circo prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, entra nel vivo con un appuntamento imperdibile in programma nella serata di martedì 4 luglio al teatro d’Annunzio con l’unica data italiana di “Boom!”. In esclusiva assoluta nazionale, la nostra città ha l’occasione di ospitare un incredibile show circense, in cui venti artisti ucraini e della Repubblica Ceca si incontrano fondendo acrobazia, coreografia, musica elettronica e arti visive.

L'inizio degli spettacoli è alle ore 21,15. I biglietti sono disponibili, al prezzo che va da 10 a 20 euro, con sconti per i bambini. È inoltre consigliabile l’acquisto del carnet, che a un prezzo speciale consente con un solo biglietto di vedere sia "Boom!" sia il Gran Gala du Cirque (una delle due repliche, previste il 7 e l’8 luglio). Sono acquistabili sul circuito Ciaotickets (e relativi punti vendita), e presso il botteghino del Teatro d’Annunzio dalle 17 alle 20 (oltre naturalmente la sera degli spettacoli, info: 342.9549562). 

Ma torniamo a "Boom!". L'ideatore di Funambolika, Raffaele De Ritis, dopo aver scoperto questo spettacolo in prima mondiale al festival di Edimburgo, si è subito assicurato la prima data della loro tournée internazionale, garantendo così l’anteprima a Pescara, come già era accaduto in passato con spettacolari compagnie di grande formato provenienti da Australia, Ungheria, Spagna e Francia. Cirk La Putyka (Praga), una delle più grandi realtà mondiali del circo contemporaneo, e l’Accademia Municipale di Varietà e Arte Circense di Kiev (Ucraina), da sempre tra le migliori scuole di circo del pianeta, collaborano alla realizzazione di questo spettacolo mozzafiato su temi come la libertà, l’amicizia e i confini.

Questo progetto racconta di come il circo possa connettere le persone. Pochi giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, i giovani studenti di circo di Kiev, non potendo più continuare la formazione in sicurezza, si sono riuniti al Cirk La Putyka a Praga. Superando le sfide linguistiche, i coetanei delle due nazioni confinanti hanno trovato una nuova strada per comunicare ed esprimere le loro speranze giovanili per il futuro. Una storia che gli artisti, appartenenti alla Generazione Z, raccontano attraverso una varietà di discipline circensi: la ruota, le arti aeree, i cerchi, il palo, la giocoleria, l’acro-dance, storia che diventa unica grazie ad uno spettacolo ove coesistono comicità, breakdance, street dance e danza contemporanea. Accompagnato da una incantevole musica dal vivo, con un incredibile talento circense e danze ipnotizzanti, lo spettacolo ispira all’ottimismo e all’essere resilienti di fronte alle avversità.

“Boom! è una vivida storia di vita reale di incontri con giovani artisti ucraini e cechi - spiega Nina Araya (vicerettore dell'Accademia Municipale delle Arti dello Spettacolo e del Circo di Kiev) - lo spettacolo è una simbiosi di diversi generi, culture ed esperienze circensi. Il pubblico può vedere e sentire com’è quando il tuo “mondo” non è più lo stesso e devi ricominciare tutto dall’inizio. Avresti abbastanza potere per farlo, senza sapere cosa aspettarti domani? Vieni a provarlo da solo”. Il regista dello spettacolo è il visionario Rostislav Novák, direttore artistico di Cirk La Puytka, oggi tra i più apprezzati creatori circensi al mondo che commenta: “Per me, al momento, Boom! è uno spettacolo reale e attuale. Si tratta di speranza. Si tratta di energia. Si tratta di arte. Riguarda la vita. Riguarda il circo. Parla di una generazione. Una performance che nasce in un momento speciale in circostanze speciali. Mi auguro che questo spettacolo venga visto da quanti più spettatori possibile e viaggi per il mondo, perché chi è sul palco se lo merita. Non si esibiscono solo per se stessi, ma per l’intera cultura ovunque nel mondo, perché la cultura può connettere, ispirare, intrattenere, far riflettere. È tutto intorno a noi”. 

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