"La bambina dei fiammiferi" in scena per la rassegna "Ci sono in cielo tutte le stelle"
Il Florian Metateatro, nell’ambito delle iniziative dell’assessorato ai grandi eventi per le festività natalizie, propone la rassegna "Ci sono in cielo tutte le stelle", una serie di spettacoli che variano dal teatro di strada allo spettacolo al chiuso, nelle vie del centro di Pescara. Un programma sulla base della grande esperienza maturata negli anni in maniera diretta nel campo del teatro per ragazzi e sulla nuova conoscenza riguardo il mondo del teatro di strada e del suo portato di acrobazie, di clownismo, musicisti e di trampolieri che si deve all’incontro con un artista pescarese di respiro internazionale, Eugenio Di Vito, danzatore, attore fisico, acrobata del disastro, clown, ma anche regista e formatore di arti circensi e soprattutto un aggregatore di giovani talenti.
Venerdì 29 e sabato 30 dicembre torna "La bambina dei fiammiferi", presentato dal Florian Metateatro e da Fantacadabra, nel gazebo del giardino del Museo Paparella con repliche alle ore 16.30, alle ore 17.20, alle ore 18.10 alle ore 19. Uno spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni, odori, sapori... per gruppi di spettatori bendati. La celeberrima favola della Piccola Fiammiferaia di Hans Christian Andersen, ambientata nella sera della vigilia di Natale, diventa uno spettacolo teatrale del tutto particolare ad opera del Florian Metateatro e di Fantacadabra: "La bambina dei fiammiferi", ideato e diretto da Mario Fracassi, è infatti uno spettacolo “sensoriale” a cui si assiste bendati.
Seduti, con intorno la presenza di numerosi attori e attrici (Giulia Basel, Santo Cicco, Emanuela D'Agostino, Antonella Di Camillo, Martina Di Genova, Roberto Mascioletti, Alessio Tessitore, Laura Tiberi), animatori e musicisti che raccontano questa storia e la fanno vivere proprio in quelle dimensioni che il teatro non ci offre mai, quella dell'udito, dell'olfatto, del tatto. E della musica e delle canzoni, vero e proprio tessuto sonoro dello spettacolo, composte appositamente da Paolo Capodacqua ed eseguite dal vivo dalla polistrumentista Germana Rossi. Si avverte sulla propria pelle il soffio del freddo patito dalla bimba ma anche il calore irrorato dalla sua fantasia, dove si materializza una stufa immaginaria, quindi odori, sapori e voci di desideri bruciati al lume di fiammiferi caduchi, anch’essi tangibili…
In quest’ottica lo spettacolo sensoriale orchestrato da Mario Fracassi - pur coprendo formalmente gli occhi dello spettatore - espone sotto una lente di visibilità potenziata i meccanismi della creazione teatrale: il significato delle parole del testo guadagna e diventa senso… Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare lo spettatore alla densità del proprio sentire.
Sogno e mistero si abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e funzione, e il teatro sensoriale come una chiave magica riesce ad aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze. È questa la partitura di un viaggio dentro se stessi, il viaggio che "La bambina dei fiammiferi" propone a tutti noi, un viaggio per spettatori di ogni età, a partire dai cinque anni.