rotate-mobile
Economia

Crisi imprese agricole, l'assessore Imprudente all'Europa: "Servono misure straordinarie come per il covid"

Il vicepresidente della giunta avanza le richieste alla commissione europea in un incontro tenutosi a Bruxelles: "La Pac (Politica agricola comune) slitti al 2024 e si vada verso la semplificazione, con la guerra le aziende sono in ginocchio"

Misure straordinarie come avvenuto con la pandemia, proroga al 2024 dell'entrata in vigore della Pac (Politica agricola comune) e azioni di semplificazione. Queste, in sintesi, le richieste avanzate dal vicepresidente della giunta regionale e assessore all'agricoltura Emanuele Imprudente ai rappresentanti della commissione europea incontrati oggi a Bruxelles. Richieste per andare incontro alle imprese di settore messe letteralmente in ginocchio dai rincari su materie prime, luce e gas aggravatisi con lo scoppio del conflitto russo-ucraino. “È stato un confronto serrato e franco alla presenza di esponenti molto autorevoli della commissione agricoltura e del parlamento europeo, in cui abbiamo ricordato il momento drammatico per la pandemia e la guerra in Ucraina, e la crisi delle aziende agricole per il caro carburanti e l’insostenibile aumento dei costi di produzione – spiega Imprudente -: abbiamo chiesto con forza il rinvio, dal 2023 al 2024, della entrata in vigore della nuova Politica agricola comune (Pac 2023-2027), come deciso in sede di conferenza Stato-Regioni, l’attivazione, dopo il pacchetto dei giorni scorsi, di nuove, straordinarie e più incisive misure a sostegno delle imprese agricole, come accaduto per il covid. Ed ancora una azione, concreta ed in tempi brevi, di semplificazione normativa. Europarlamentari e dirigenti della commissione hanno recepito e valuteranno”. L'incontro è stato inserito nell’ambito di “Abruzzo sostenibile a Bruxelles”, vetrina internazionale promossa dalla Regione Abruzzo.

Questi, nello specifico, i punti affrontati: l'emergenza determinata dall'aumento dei costi di produzione crisi delle aziende agricole, le iniziative e le proposte della Regione Abruzzo per fronteggiare la difficoltà delle aziende del settore agroalimentare, i pacchetti di aiuti dell'Unione (sospensione Efa, fondi e misure volte a far fronte all'emergenza attuale) e il legame tra gli obiettivi dell'agricoltura del green deal e l'attuale crisi del 2022. “Siamo stati i primi ad affrontare in presenza una delegazione della commissione per riportare il grido di allarme delle aziende agricole abruzzesi ed italiane e per ribadire le richieste già decise con le altre regioni italiane in sede di Conferenza delle regioni – prosegue il vicepresidente della giunta -. Prima di ritenerci soddisfatti, attendiamo che le determinazioni che abbiamo chiesto, siano immediate e tangibili. Saremo sempre vigili e al fianco delle nostre imprese: il nostro primo obiettivo è dare risposte agli agricoltori. In questo senso, abbiamo ribadito la battaglia in difesa del ‘Made in Italy’ in particolare con il no al cosiddetto ‘Nutri score’, cioè la bollinatura a colori, nella consapevolezza che la qualità della dieta mediterranea è per l’Abruzzo e l’Italia un valore aggiunto. E - ha concluso il vice presidente con delega all’agricoltura -, nella tre giorni a Bruxelles dedicata all’agrifood sostenibile, abbiamo avuto la ennesima conferma visto che i nostri prodotti hanno destato l’interesse di importanti interlocutori internazionali, in continuità con quanto accaduto all’Expo di Dubai”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi imprese agricole, l'assessore Imprudente all'Europa: "Servono misure straordinarie come per il covid"

IlPescara è in caricamento