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Cronaca

Il Sinappe sul tentativo di evasione dal carcere: "Fatiscenza strutturale e mancanza di personale"

L'accusa del segretario provinciale del sindacato Sinappe, Giuseppe Di Domizio: "Nonostante non siamo veggenti, è accaduto quello che segnaliamo da mesi"

Giuseppe Di Domizio, segretario provinciale del sindacato Sinappe, commenta il tentativo di evasione di un detenuto nel carcere San Donato di Pescara.
La fuga è stata provata nella mattinata di mercoledì 27 marzo.

In base alla ricostruzione di quanto successo, un detenuto di nazionalità rumena avrebbe scavalcato un primo muro, arrivando sotto al muro di cinta, con un salto è riuscito ad aggrapparsi a dei cavi elettrici che scorrono lungo il predetto muro in orizzontale.

Ma dopo l'allarme lanciato dal poliziotto addetto alla vigilanza è stato circondato dagli agenti, riacciuffato e riportato in cella. «Il Sinappe», dice Di Domizio, «continua a denunciare la fatiscenza strutturale e la mancanza di personale in cui versa il penitenziario, rappresentando un reale allarme della sicurezza, ecco avevamo ragione! Nonostante non siamo veggenti, è accaduto quello che segnaliamo da mesi. Qui si capisce che non interessa a nessuno il penitenziario pescarese, è la polizia penitenziaria, tanto a pagare sarà sempre il poliziotto addetto, il comandante e il direttore. Il Sinappe si congratula con tutti i poliziotti intervenuti, che nonostante tutte le difficoltà che devono affrontare ogni giorno, si sono distinti per operatività e celerità impedendo l’evasione del detenuto. Si congratula inoltre, con il comandante di reparto il sostituto commissario facente funzione per aver coordinato tutte le operazioni con elevatissima professionalità».

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