Solventi sulla spiaggia di Termoli, sono di un'azienda pescarese

Inchiesta in Procura, a Larino, e tavolo tecnico a Termoli, coordinato dalla Capitaneria di Porto con il Comune, la polizia municipale e i Vigili del Fuoco, dopo il ritrovamento ieri in spiaggia di un container di 850 kg con sostanze nocive al suo interno.

Il tavolo avrebbe accertato che in quel tipo di container vi è "generalmente un liquido prodotto da una ditta estera ceduto a una società italiana". Sul bidone campeggia un'etichetta con il nome di una multinazionale che ha sede a Cepagatti.

Era stato scoperto sulla spiaggia di Termoli da alcuni appassionati di atletica leggera. Si lavora ora per la rimozione e lo stoccaggio in sicurezza. "Siamo contro lo sfruttamento di questo tipo di energia e del petrolio, e il ritrovamento del fusto sulla spiaggia di Termoli è la dimostrazione della pericolosità e dei danni che arrecano", ha detto all'Ansa il presidente di Ambiente Basso Molise, Luigi Lucchese, da anni impegnato con l'associazione di volontari nella battaglia per la tutela ambientale.

Ambiente Basso Molise ha aderito qualche settimana fa al comitato costituitosi a San Giovanni Teatino contro le trivellazioni, a cui hanno preso parte numerose associazioni non solo abruzzesi ma anche molisane. "Non è la prima volta che succede questo", ha proseguito Lucchese ricordando l'episodio di gennaio 2013 della presunta perdita di greggio in mare dalla piattaforma Campo Rospo Mare, situata al largo della costa molisana, vicino al confine con l'Abruzzo.

"Sulle cose che già si sa che portano disastri, siamo contrari - ha concluso Lucchese - Sono prodotti utilizzati dalle piattaforme e sulle navi. Se accadono queste cose, vuol dire che ci sono pochi controlli. Perchè questo fusto è caduto in mare? E come mai non è stato segnalato che il contenitore, magari anche accidentalmente, sia caduto in mare in modo da poter intervenire tempestivamente ed evitare eventuali conseguenze per l'ambiente? Non c'è mai limite al peggio".