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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Insegue anziano di 100 anni dalle Poste a casa e lo aggredisce per rapinarlo [VIDEO]

Il malvivente, un 65enne, ha pedinato dalle Poste di via Carducci fino a casa, sempre in centro un anziano di 100 anni: dopo averlo scaraventato a terra gli ha rubato circa 2mila euro

Un uomo è stato tratto in arresto dalla polizia a Pescara.
A finire in manette è stato M.E. un 65enne di Cagliari, che da tempo vive in città, già noto alle forze dell'ordine.

I fatti contestati risalgono al pomeriggio dello scorso 5 novembre, quando il malvivente ha pedinato dalle Poste di via Carducci fino a casa, sempre in centro, C.A., un anziano di 100 anni che si recato all'ufficio postale per ritirare la sua pensione e l'indennità di accompagnamento della moglie.

Il centenario non si è accorto di essere stato adocchiato e seguito e una volta rientrato nel portone di casa è stato proditoriamente aggredito alle spalle. Il malvivente aveva visto come l'anziano avesse ritirato il denaro e per questa ragione è stato deciso nel portare a termine l'azione criminosa.

Dentro al portone ha aggredito alle spalle l'anziano scaraventadolo sul pavimento e dalle tasche del giaccone gli ha rubato i circa 2mila euro prelevati in precedenza. Subito si è rimesso in sella alla bicicletta ed è fuggito confondendosi tra i passanti.

In soccorso del centenario è arrivato il figlio che, recatosi a far visita agli anziani genitori, si trovava in quel momento in casa con la madre. È stato lui, vedendo i lamenti del padre, disteso a terra dolorante nell’androne, ad allertare il 113 con l’intervento di una Volante. Nonostante l’accaduto C.A. ha rifutato di ricorrere alle cure mediche. Un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha in seguito raccolto, a domicilio, la denuncia dell’uomo che forniva una descrizione del suo aggressore molto approssimativa.

Sono così scattate le indagini della Squadra Mobile della Questura, che ha visionato le immagini delle telecamere di vidoesorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona. I sospetti dei poliziotti si indirizzavano su M.E. un pregiudicato di 65 anni, originario di Cagliari ma che da tempo si è stabilito a Pescara.

La perquisizione dell’abitazione in casa dell'uomo ha permesso di rinvenire alcuni capi di abbigliamento del tutto compatibili, per foggia e fattezze con quelli indossati dal rapinatore ritratto dai circuiti di videosorveglianza. Veniva anche recuperata la sacca montata sulla bici e, successivamente, nei pressi dell’abitazione del sospettato, anche la bicicletta utilizzata per seguire la vittima e guadagnarsi la fuga.

Di fronte agli stringenti elementi probatori acquisiti dalla Squadra Mobile, nei giorni successivi, alla presenza del proprio difensore di fiducia, M.E. ha confessato, ammettendo di aver consumato la rapina, spiegando come motivazione le sue difficoltà economiche.

Il sostituto procuratore titolare delle indagini, Paolo Pompa, ravvisando gravi indizi di colpevolezza a carico di M.E. e ritenendo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, ha chiesto e ottenuto dal Gip, Elio Bongrazio, la misura cautelare della custodia in carcere, contestando il reato di rapina, aggravata dalla circostanza di esser stata commessa in danno di persona che aveva appena fruito di servizi di un ufficio postale e dall’età della vittima.
Per i suoi precedenti con la giustizia, a M.E. veniva contestata anche la recidiva specifica e reiterata.

La Squadra Mobile ha notificato la misura cautelare nel carcere di San Donato, dove nel frattempo M.E. era stato ristretto in virtù di altro provvedimento coercitivo.

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