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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Scafa

Ragazzo investito sulle strisce pedonali lungo la Tiburtina Valeria a Scafa, il papà: "Mio figlio salvato dall'autovelox"

L'uomo ha raccontato la vicenda a IlPescara: l'incidente è avvenuto martedì 19 dicembre lungo l'arteria stradale dove in primavera, non senza polemiche, è stato attivato il sistema di sicurezza. Un grazie lo ha portato direttamente al sindaco Di Fiore: "Credo che questa storia dimostri che la scelta era giusta, lì sono morte già due persone"

Poteva finire in tragedia, ma fortunatamente la velocità contenuta dell'automobile e l'impatto avvenuto quando ormai il ragazzo era arrivato alla fine delle strisce pedonali, ha evitato il peggio. Ne è convinto il papà di un 14enne investito martedì 19 dicembre intorno alle 17.30 lungo la Tiburtina Valeria a Scafa: “l'autovelox gli ha salvato la vita”, afferma. 

È lui stesso a raccontarlo a IlPescara. La paura è stata tantissima e il ragazzo è stato portato in ospedale in ambulanza. Per il minore alcune escoriazioni alla testa e un colpo al femore, ma nessuna frattura. È già tornato a casa e sta bene, ma quel momento lui e soprattutto il padre, di certo non lo dimenticheranno. Erano insieme quando c'è stato l'incidente, racconta l'uomo. “La macchina che veniva da Popoli si è fermata, mentre quella che arrivava in direzione opposta, che neanche io ho visto, lo ha colpito con il fanale destro. Se non ci fossero stati l'autovelox e la rotonda non so come sarebbe andata a finire”. Il suo ringraziamento lo ha fatto direttamente al sindaco Giordano Di Fiore che ha fatto attivare lo strumento di controllo che pure di multe ne ha fatte tante e che di critiche ne ha attratte altrettante. “Questa – aggiunge il papà del ragazzo – è una strada molto trafficata che attraversa una zona urbanizzata, ci sono case, ma anche diverse attività commerciali quindi oltre alle tante auto l'attraversano anche molti pedoni. È andata davvero bene”.

“Quando il padre del ragazzo mi ha ringraziato ne sono stato davvero molto contento, sopratutto perché il ragazzo sta bene ovviamente – spiega quindi il primo cittadino -. Io sono sempre stato contrario agli autovelox ma lì, al di là delle tante critiche che sono state mosse, andava messo perché – ribadisce anche lui – è un tratto urbano e due persone che pure attraversavano le strisce pedonali, purtroppo sono morte dopo essere state investite negli anni passati”.

Quando scoppiò la polemica sull'installazione dell'autovelox Di Fiore aveva riferito che la scelta era stata presa a seguito di uno studio dettagliato fatto nella zona da cui era emerso che c'era chi la strada la percorreva fino a 100 chilometri orari. Una strada percorsa in media da oltre 15mila auto, ricorda oggi, per un autovelox messo, aveva anche detto, con il parere favorevole dei cittadini.

“Credo che questa vicenda – aggiunge il sindaco – testimoni la bontà della scelta fatta per la tutela dei cittadini”. Parole con cui il papà del ragazzo concorda pienamente vista la brutta esperienza vissuta, ma finita nel migliore dei modi. “Se c'è un pecca – conclude l'uomo – è l'illuminazione perché la visibilità non è molta”. Di questo contezza l'abbiamo chiesta sempre a Di Fiore: "due pali, proprio a causa degli incidenti sono stati buttati giù negli anni passati - spiega -. Visto che non è stato fatto sarà nostra premura rimetterli così che migliori anche la visibilità".

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