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Cronaca Cepagatti

Presunte tangenti e appalti a Cepagatti: chiesti tre patteggiamenti

L'ex vice sindaco di Cepagatti Leone Cesarino e due imprenditori aquilani hanno ottenuto dalla Procura di patteggiare per le vicende relative all'inchiesta "Shining light"

L'ex vice sindaco del Comune di Cepagatti Leone Cesarino e due imprenditori aquilani hanno chiesto e ottenuto dalla Procura pescarese di patteggiare per le vicende relative all'inchiesta "Shining light" su presunte tangenti e appalti.

Nello specifico, uno dei due imprenditori, coinvolto nei vari filoni della vicenda (Aca, Ater, Esercito, Comune di Montesilvano e Comune di Cepagatti), ha chiesto di patteggiare due anni e sei mesi e ha proposto di compensare il danno arrecato ai Comuni di Cepagatti e Montesilvano con una somma di 25mila euro da versare sul fondo unico di giustizia.

Suo fratello e il vicesindaco Cesarino hanno invece chiesto di patteggiare rispettivamente 1 anno e 1 anno e 7 mesi. I due sono coinvolti solo nel filone relativo ai lavori di illuminazione pubblica delle strade cittadine di Cepagatti.

Per questa tranche dell'inchiesta, che e' ormai chiusa, i tre nel dicembre del 2012 sono stati anche arrestati. Ora spetta al gup se accettare o meno il patteggiamento. Da questa indagine e' scaturito il filone riguardante l'Aca di Pescara, che nel luglio scorso ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'ex presidente dell'azienda acquedottistica Ezio di Cristoforo, il cui obbligo di dimora e' stato revocato nei giorni scorsi.

Nel mirino della Procura sono finite le gare bandite dall'Aca e relative alla manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara degli ultimi 4 anni per un importo complessivo di 1.600.000 euro. L'inchiesta, comunque, non e' ancora chiusa. A occuparsi delle indagini sono il Corpo forestale dello Stato e la squadra mobile di Pescara.

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