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Martedì, 30 Aprile 2024
Penne Penne

La denuncia della Fials sull'ospedale di Penne: "Nessun avviso ai dipendenti sulla chiusura del parcheggio e tante problematiche mai risolte"

Gabriele Pasqualone segretario regionale della Fials interviene in merito alla circolare riguardante la chiusura del parcheggio dell'ospedale di Penne per l'avvio dei lavori di ristrutturazione e su altre questioni riguardanti il nosocomio

Nessun avviso preventivo tramite circolare interna della chiusura del parcheggio interno dell'ospedale di Penne a partire da lunedì 25 settembre. A dirlo il segretario regionale del sindacato Fials Gabriele Pasqualone in merito alla chiusura dei posti per i dipendenti del nosocomio:

"Poche ore fa è stato affisso un avviso all’ingresso dell’Ospedale di Penne che comunica che da lunedì 25 prossimo è chiuso il parcheggio interno dell’Ospedale di Penne dove si parla di "circolare interna". Nessuno l’ha vista o ne ha sentito parlare ma soprattutto l’affiggere il 22 sera in alcuni punti un avviso con un divieto per una cosa che parte alla mezzanotte di domenica non è corretto. Ovviamente, ancora una volta, non si è tenuto affatto conto delle disposizioni contrattuali che impongono che le disposizioni vadano concertate con le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori. Quindi, ancora una volta si è ignorato quanto prevedono le norme da domenica notte i dipendenti parcheggeranno fuori. Fuori, ma dove? Come si sa bene oggi non si trova assolutamente già posto sulla strada che porta all’ingresso e da lunedì ci saranno un centinaio di altre vetture in cerca di un posto. Questo non è che uno degli ultimi episodi che interessano l’ospedale che sembra, dopo molti anni, abbia un interessamento per quanto riguarda lo stato di alcuni locali o mura."

Pasqualone poi amplia il discorso alle problematiche che affliggono l'ospedale San Massimo:

Sono anni che il personale è carente, che non viene sostituito chi va in pensione. Mancano i servizi – sospesi da qualche anno - Urologia, Neurologia, manca la reperibilità per esami diagnostici e così chi si rivolge al pronto soccorso, se servono esami, viene messo su una ambulanza e portato a Pescara, andando a intasare il pronto soccorso di Pescara che già non naviga in acque tranquille. E poi c’è l’ex geriatria con i suoi 25 posti letto per acuti chiuso da qualche anno e che potrebbe da subito essere utilizzato per le esigenze del pronto soccorso. Ne chiediamo da anni la riapertura.  Chiediamo un incontro immediato con la direzione sia per discutere della “circolare” che per i posti letto nell’ex geriatria e per affrontare le carenze di personale e per riattivare i servizi di Urologia e Neurologia, oltre alla richiesta h24 della presenza di un medico in radiologia, indispensabile per le esigenze del pronto soccorso.

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