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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Popoli

Omicidio di Popoli, già arrestato il presunto colpevole: è un vicino di casa

I carabinieri hanno tratto in arresto un 29enne di Roma che si era trasferito da poco a Popoli. Viveva nell'abitazione di fronte a quella di Fulvio De Clerch che è stato ritrovato senza vita lungo la sponda del fiume Pescara

È stato già tratto in arresto il presunto autore dell'omicidio di Fulvio De Clerch, ritrovato senza vita e con segni evidenti di violenza sul corpo lungo la sponda del fiume Pescara a Popoli.
Il ritrovamento del cadavere è stato fatto da un passante che passeggiava con il cane questa mattina, giovedì 25 novembre, intorno alle ore 9:30.

Il 54enne, già noto alle forze dell'ordine, giaceva senza vita con tracce di sangue intorno e su una carriola usata per trasportarlo da casa sua fino a lì.

Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati prima i carabinieri della locale Compagnia e poi quelli del nucleo investigativo di Pescara. E da una prima ricognizione eseguita è risultato subito evidente che il decesso fosse da ricondurre a un omicidio. L’uomo, che presentava segni evidenti di ferite d’arma da taglio al volto, giaceva al fianco di una carriola imbrattata di sangue, evidentemente utilizzata per trasportare il cadavere. Sono state quindi individuate tracce ematiche che dal luogo del ritrovamento conducevano fino all’abitazione del malcapitato distante solo un centinaio di metri. All’interno della casa i segni evidenti di un’aggressione nonché tracce di sangue da trascinamento oltre a un coltello, presumibilmente utilizzato per la commissione del delitto. La carriola invece è risultata essere stata presa da un deposito di un’abitazione vicina, la cui porta in ferro, al momento del sopralluogo, era accostata e con un lucchetto aperto. Come fanno sapere dal Comando dei carabinieri, è risultato quindi evidente che l’omicidio fosse stato consumato dentro casa e il corpo trasportato in riva al fiume da chi conosceva bene i luoghi e la vittima.

I sospetti dei militari dell'Arma si sono subito concentrati su Alessandro Chiarelli, 29enne di origini romane che da un po' di tempo si era trasferito a Popoli in un’abitazione proprio di fronte a quella della vittima. Chiarelli era anch'egli già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi, tratto in arresto da ultimo due giorni fa dai carabinieri di Popoli per tentata rapina ed estorsione ai danni di una farmacia del luogo. A seguito dell’accaduto e dopo la convalida dell’arresto, al giovane era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora con ulteriore prescrizione della permanenza domiciliare in orario notturno. L’uomo è stato trovato in casa dai carabinieri della Compagnia di Popoli e da quelli del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Pescara, intervenuti congiuntamente. Sul posto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Pescara, Gabriella De Lucia. In casa del 29enne  i militari hanno rinvenuto diversi elementi, fra questi indumenti sporchi di sangue e tracce ematiche nella lavatrice dove altri capi erano stati sottoposti a lavaggio, utili a ricondurre a lui la responsabilità dell’assassinio. Aveva anche graffi al volto e alle mani.

L'arrestato, trasferito in caserma, è stato quindi sottoposto a fermo quale indiziato del delitto di omicidio. Le indagini, tuttora in corso e in rapida evoluzione, tendono ora a verificare l’eventuale coinvolgimento di terzi sia nelle fasi dell’uccisione che in quelle successive del tentativo di occultare il cadavere.

«Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo», si legge in una nota della prefettura, «si complimenta e ringrazia il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Riccardo Barbera, e la Procura della Repubblica per la tempestività e la professionalità con le quali è stata fatta luce sull'omicidio verificatosi a Popoli».

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