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Montesilvano Montesilvano / Via Lazio

Pettinari (M5s) sul blitz dei carabinieri in via Lazio a Montesilvano: "Quel palazzo è peggio del Ferro di cavallo"

Il consigliere regionale pentastellato e vicepresidente del consiglio commenta l'operazione che ha portato ad un arresto e alla scoperta di numerosi inquilini abusivi

I fatti smentiscono chi mi attacca definendomi allarmista sulla situazione del palazzo in via Lazio 61 a Montesilvano. Lo ha detto il consigliere regionale e vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari, del M5s, che commenta l'operazione condotta ieri primo febbraio dai carabinieri che ha portato all'arresto di una persona e alla scoperta di numerosi inquilini abusivi all'interno della struttura, oltre al rinvenimento di merce rubata e droga, sia negli spazi comuni che all'interno degli appartamenti. Da anni, ricorda Pettinari, si sta occupando del caso per una situazione di degrado e criminalità inaccettabile, con sopralluoghi e numerosi esposti presentati alle autorità competenti:

“La verità  è che a dispetto delle parole di qualche esponente politico del centrodestra e degli attacchi strumentali rivolti al sottoscritto quell’edificio è una vergogna che mette in luce tutta la propaganda e l’inefficacia di un centrodestra che ha fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia ma che, proprio su questa, ha fallito su tutta la linea. Ora lo vadano a dire alle forze dell’ordine che hanno trovato droga e refurtiva all’interno di case occupate abusivamente che lì gli irregolari non ci sono più e che la situazione del Palazzo è sotto controllo. Lo dicano e vediamo se nel farlo riescono a non vergognarsi. Non è certo chi denuncia che commette un errore. Perché solo mantenendo alta l’attenzione su queste zone critiche è possibile ottenere risultati come quelli di ieri in cui le forze dell’ordine mettono a segno un colpo assestato in favore della giustizia e della legalità.

Ormai quel palazzo popolare, aggiunge Pettinari, è peggio del ferro di Cavallo di Rancitelli, essendo una struttura enorme in mano ai clan, con il paradosso che gli inquilini con diritto sono stati trasferiti mentre gli abusivi e criminali sono rientrati poco dopo l'allontanamento e per questo attacca le amministrazioni comunali di Pescara e Montesilvano (il palazzo è di proprietà del Comune di Pescara):

"Forse preferiscono far passare per allarmista chi, come me, denuncia un illecito piuttosto che fare i conti con la realtà dei fatti e trovare soluzioni efficaci. Non mi stancherò mai di ripeterlo: per quel palazzo di via Lazio a Montesilvano bisogna attuare una severa politica di sfratti e immediatamente recintare l’edificio e porre guardie giurate al controllo, per scongiurare le solite rioccupazioni che solitamente seguono agli sfratti. Contestualmente si deve immediatamente avviare il progetto di riqualificazione e ridare alla comunità onesta di Montesilvano lo spazio, in qualunque forma si ritenga opportuno. Ora basta chiacchiere, ora basta nascondersi dietro un dito e basta criticare chi racconta una realtà, seppur scomoda, come fa il sottoscritto. Non sono io il nemico, ma chi commette reati usufruendo di spazi e beni pubblici”.

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