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Montesilvano Montesilvano

Primo compleanno per la sezione pescarese della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori

La Fisar Pescara, il cui delegato è Alessandro Scena, ha festeggiato nella serata del 15 dicembre con una conviviale caratterizzata da una masterclass su 8 vini rossi e, a seguire, una cena degustazione

La sezione pescarese della Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) ha celebrato, nella serata di venerdì 15 dicembre, il suo primo anno di vita con una conviviale tenutasi all'hotel Promenade di Montesilvano. L'evento, intitolato "I grandi rossi, dall'Adriatico agli Appennini", è consistito in una masterclass con annessa cena, dove i partecipanti sono stati chiamati anche a cimentarsi in abbinamenti tra i piatti proposti dallo chef e i vini da loro degustati poco prima. Non sono mancati momenti di approfondimento e studio: dopo l'introduzione a cura del delegato Fisar Pescara, Alessandro Scena, ha preso la parola la sommelier Anna Gravina, che ha guidato i presenti in un viaggio sensoriale attraverso l'assaggio dei prodotti di 8 aziende: cinque abruzzesi, una molisana, una pugliese e una marchigiana.

Innanzitutto, Gravina ha ricordato che "il Montepulciano non è solo una prerogativa dell'Abruzzo e si esprime bene anche altrove, collocandosi al secondo posto come vitigno a bacca rossa più diffuso in Italia. Il vitigno Montepulciano non va confuso con il vino nobile di Montepulciano: Montepulciano e Sangiovese (quest'ultimo presente nel 70% delle regioni italiane) sono infatti due vitigni che hanno caratteristiche diverse e pertanto non possono essere confusi. Il Montepulciano per molto tempo è servito come uva da taglio per vini meno dotati a livello polifenolico, e anche per una sua maggiore tutela è nata nel 1968 la doc Montepulciano d'Abruzzo. Nel 2003 si è aggiunta la docg Colline Teramane, mentre nel 2019 è arrivata la docg Tullum".

I vini in degustazione

È stato poi il turno della degustazione vera e propria, iniziata con il più giovane tra gli 8 vini della serata, ossia il Montepulciano d'Abruzzo Dop Terzini del 2021, costituito da un rosso rubino carico con sentori di affumicato dovuti al suo passaggio in botte, che lo rendono interessante al naso e conducono a una buona aromaticità. Insomma, 14 gradi decisamente piacevoli per questo prodotto dell'azienda di Tocco da Casauria, coltivato con la pergola abruzzese.

Subito dopo è toccato al "Campo in Mare" 2020, un Molise doc delle Cantine Borgo di Colloredo: il nome deriva dal fatto che questo vino proviene da Campomarino, dunque a pochi passi dalla costa. Vitigno al 100% Montepulciano, con una gradazione del 13,5%, al naso è più persistente e mostra una maggiore freschezza rispetto all'altro. Inoltre, per via della vicinanza al mare, ha una buona sapidità, con un sentore di prugna che non guasta affatto.

I partecipanti alla serata

Il terzo vino protagonista è stato il Montepulciano d'Abruzzo "Filari in costa" della tenuta agricola Pesolillo di Chieti: un biologico Doc del 2020 dal gusto avvolgente, frutto di un sistema di allevamento con filari alti che punta su vitigni autoctoni. Insomma, un vino dritto, dove iniziamo a sentire il tannino. Con il Montero Igp 2019, invece, ci spostiamo in Puglia, più precisamente a San Severo, dall'azienda D'Alfonso Del Sordo. Stavolta notiamo sapidità e avvertiamo un sentore di vegetale, anche se questo vino di 13,5 gradi, dotato di una piccola percentuale di Cabernet, perde un po' di tannicità rispetto al precedente.

Il Montepulciano d'Abruzzo Riserva Doc 2019 di Praesidium è un prodotto che può rimanere nel tempo e la cui intensità esprime il territorio: imbottigliato a Prezza, in una zona estremamente vocata per la viticoltura, è un vino importante, di montagna, che ha struttura e corpo, dove si sente la confettura. Merito, sicuramente, anche della coltivazione con filari a cordone speronato. Velenosi, azienda di Ascoli Piceno tutta al femminile, ha presentato a Montesilvano il Ludi Offida Docg 2019, un vino elegante e "grasso", che merita pertanto di essere "masticato" e si presta benissimo alla meditazione. La nota balsamica si sente tanto, e ci sono tutti quei profumi che vengono definiti terziari. L'impatto, poi, non lascia vuoti in bocca.

Antonella Di Palma, responsabile vendite di Velenosi Vini

Gli ultimi due vini sono stati Jasci & Marchesani e La Quercia. La cantina di Vasto ha proposto un Rudhir Doc 2019 biologico con una gradazione del 14,5%, caratterizzato da un rosso rubino intenso: il Montepulciano è un vitigno che si fa riconoscere, e questo vino, fresco e sapido, si presta bene perché sembra ancora molto giovane. L'azienda di Morro d'Oro ha "risposto" con un Primamadre Colline Teramane Docg/Dop del 2016, forse meno vivo rispetto agli altri ma ancora con una buona tannicità: forte di una gradazione del 14,5%, al palato risulta asciutto e vellutato, con un retrogusto di frutti di bosco.

Per quanto riguarda le portate, il menu ha compreso un antipasto a base di pallotte cacio e ova e tortino di pecorino e ventricina, bis di primi (zuppetta di ceci e castagne e chitarrina alle polpettine), due secondi (cosciotto di maiale porchettato con patate sabbiose e pollo con panure croccante di pistacchio) e un panettone artigianale accompagnato dallo spumante Rosé Abruzzo Doc Trabocco di Vinco per il brindisi finale. Nel 2024 la Fisar organizzerà nuovi incontri per continuare la sua mission, ossia la promozione di un'enogastronomia di qualità non solo tra i consumatori ma anche nel mondo della ristorazione e dell'hotellerie.

Cena hotel Promenade Fisar Pescara 15 dicembre 2023

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