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Cronaca Spoltore

La storia d'amore finisce male e per vendetta gli incendia l'automobile a Villa Raspa, nei guai una donna

Ad appiccare il rogo che ha distrutto la vettura di un uomo sarebbe stata un ex collega di lavoro gelosa individuata dai carabinieri a seguito delle indagini

Avrebbe incendiato un'automobile che lo scorso 16 ottobre era stata avvolta dalle fiamme a Villa Raspa di Spoltore per una vendetta d'amore.
Questo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri che hanno scoperto e denunciato una donna.

I militari dell'Arma della sezione radiomobile erano intervenuti dopo una chiamata alla locale centrale operativa che segnalava una macchina che stava andando a fuoco.

Giunti sul posto i carabinieri hanno aiutato il proprietario dell’auto, che aveva chiamato i soccorsi, a spegnere l’incendio, riuscendo a domare le fiamme. Fortunatamente l’auto era parcheggiata in un luogo isolato, quindi oltre a non essersi ferito nessuno, non ci sono stati ulteriori danni. L’uomo, che si è accorto subito dell’incendio, ha notato che le fiamme erano iniziate sul cofano della macchina, e precisamente, dopo un sopralluogo si poteva affermare che fossero partite dai cavetti del motorino tergicristalli. A questo punto sono subito iniziate le indagini per incendio doloso, gestite e sviluppate dai carabinieri della Stazione di Spoltore, dove l’uomo si era recato il giorno dopo per sporgere formale querela.

Dopo aver esaminato la situazione personale e lavorativa del proprietario dell’automobile per capire se qualcuno potesse avercela con lui, si è passati alla visione delle telecamere che si trovano nei pressi del luogo dove era parcheggiato il veicolo. Dopo quest’attività investigativa i militari di Spoltore hanno potuto circoscrivere il numero dei sospettati. L’incendio, di natura palesemente dolosa, sarebbe stato appiccato da una donna, ex collega di lavoro dell’uomo, che qualche giorno prima aveva tentato lo stesso gesto, ma senza riuscire nell’intento poiché a causa della pioggia non aveva preso fuoco il mucchietto di rametti e foglie secche che infatti erano stati trovati sopra il cofano dell’auto. Convocata negli uffici dell’Arma, la donna inizialmente ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento, ma dopo essere stata messa di fronte alle prove che la collocavano nel cuore della notte nel parcheggio dove sostava la macchina incendiata, è crollata e ha detto di aver compiuto il gesto per vendicarsi di una storia d’amore finita male. Si è quindi proceduto questa mattina con la denuncia all’autorità giudiziaria.

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