Ciclisti e viabilità a Pescara, la provocazione di un lettore: "Sequestro delle bici per i selvaggi"
Un nostro lettore ci scrive in merito alla tematica delle due ruote sulle strade pescaresi e sul comportamento di alcuni utenti. "Sequestriamo le bici a chi non rispetta le regole"
Gentile Redazione,
ho 58 anni e sono un vostro lettore, e spesso mi capita di leggere notizie inerenti iniziative riguardanti l'utilizzo delle biciclette in città, con nuove piste ciclabili, giornate dedicate ai ciclisti e simili...
Ben vengano queste iniziative, ma vorrei evidenziare come quasi sempre si parli di pirati della strada riferendosi esclusivamente ad automobilisti e motocilisti, ma nella nostra città (e credo in tutta Italia), in realtà sono moltissimi gli "incivili" a bordo di biciclette di ogni tipo e genere.
Perchè tutto questo viene tollerato? Il nostro Codice della Strada credo preveda sanzioni per chi non rispetta le regole, non è un alibi il fatto di essere a bordo di una bicicletta per poter fare il proprio comodo... Ogni giorno purtroppo mi capita di vedere ciclisti che si raggruppano anche per tre lungo la carreggiata, causando rallentamenti alle vetture nelle nostre strade che sicuramente non sono adeguate... o ancora ciclisti che svoltano e girano senza dare alcun segnale... come possono pretendere di non essere investiti in questo caso? Senza considerare il comportamento dei cosiddetti "ciclisti professionisti" o amatoriali che invadono le nostre strade per allenamenti senza alcun rispetto e con un'arroganza spesso disarmante. O ancora i comportamenti selvaggi sulle piste ciclabili e sui marciapiedi, dove è a rischio l'incolumità dei pedoni e dei bambini.
Perchè non si inizia a sequestrare le bici a queste persone, esattamente come accade con i ciclomotori per alcune infrazioni? Perchè non ci sono maggiori controlli al di fuori delle piste ciclabili? Civilità non significa solo promuovere l'uso della bicicletta, ma anche rispettare le regole ed i diritti di tutti, automobilisti compresi
Un Saluto
