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Le comunità energetiche: un modello virtuoso di produzione e autoconsumo

Grazie a un portale, i cittadini di Pescara potranno diventare parte attiva del processo di creazione di comunità energetiche

Una delle tematiche più discusse in questi ultimi mesi dall’opinione pubblica è l’aumento vertiginoso del costo dell’energia, con le relative rilevanti conseguenze sui conti economici delle famiglie, delle aziende e delle attività commerciali.

Approcciare la questione energetica da una nuova prospettiva, quindi, è diventata una necessità impellente. Si è aperto dunque un dibattito estremamente attuale sulla cosiddetta transizione ecologica che ha reso evidente la necessità di pensare e sviluppare modelli energetici alternativi, come per esempio quello delle comunità energetiche.

Comunità energetiche: cosa sono?

Innanzitutto, che cosa di intende con comunità energetiche (CER)? Questo concetto identifica un’associazione composta da privati cittadini, condomini, attività commerciali ed enti pubblici che adottano uno o più impianti condivisi per la produzione di energia, ponendosi l’obiettivo di creare un modello di autoconsumo basato sulla condivisione di energia ricavata da fonti rinnovabili.

I pilastri della comunità energetica sono quindi la condivisione e lo sviluppo in chiave sostenibile. Chiaramente, il funzionamento di questo tipo di modello non può prescindere dall’azione attiva e collaborativa di soggetti privati e/o pubblici – al tempo stesso produttori e consumatori –, volta alla creazione di organismi per produrre energia attraverso fonti rinnovabili.

I benefici garantiti dal modello CER sono molteplici. In primis quelli ambientali: grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili, le comunità energetiche contribuiscono alla riduzione di emissioni di gas ad effetto serra e incentivano modelli di sviluppo sostenibili.

Ma un simile processo produttivo determina anche benefici economici non indifferenti – sia per le imprese sia per i privati – grazie agli incentivi erogati dal GSE, di durata ventennale, a cui si aggiungono altre agevolazioni legate alla transizione energetica, come l’Ecobonus, il Superbonus 110% e il Bonus Casa.

Questa prospettiva innesca infine un effetto positivo di natura sociale: la riduzione dell’inquinamento da un lato e dei costi dall’altro favorisce la coesione delle comunità locali e promuove modelli di inclusione e collaborazione sociale.

L’esempio virtuoso di Pescara

Un esempio concreto di questo nuovo approccio virtuoso alla questione energetica è rappresentato senza dubbio dalla città di Pescara, uno dei primi comuni in Italia a promuovere in modo fattuale le comunità energetiche.

Un ruolo chiave in questo processo di accelerazione dello sviluppo delle CER viene svolto da PESCARA ENERGIA – società partecipata al 100% dal Comune di Pescara che si occupa della gestione dei servizi energetici –, impegnata da anni in prima linea nella diffusione di processi produttivi legati a fonti energetiche sostenibili.

Ed è proprio nell’ottica di questo processo di ampio respiro che PESCARA ENERGIA ha lanciato il sito www.cerpescara.it, un portale che raccoglie le adesioni volontarie dei cittadini finalizzate allo sviluppo e alla creazione di comunità energetiche

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