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Le migliori osterie d’Italia in Abruzzo: Taverna 58 tra le new entry della nuova guida Slow Food

In Abruzzo ne sono state selezionate 12, tra vecchie conoscenze e new entry. Tra queste ultime ne spicca una di Pescara, sita nel cuore della città: è Taverna 58

Sono state assegnate le nuove chiocciole Slow Food nella guida alle migliori osterie d’Italia 2023, edita da Slow Food Editore. Sono 1730 gli indirizzi raccolti in tutto il Paese, tra agriturismi, enoteche con cucina, ristoranti di cucina territoriale e, ovviamente, osterie.

In Abruzzo ne sono state selezionate 12, tra vecchie conoscenze e new entry. Tra queste ultime ne spicca una di Pescara, sita nel cuore della città: è Taverna 58.

Oltre allo storico locale pescarese, troviamo tra i nuovi ingressi anche Borgo Spoltino a Mosciano Sant’Angelo e Terra di Ea a Tortoreto.

Per quanto riguarda il territorio pescarese, nella provincia troviamo i nomi di La Bilancia a Loreto Aprutino, Font’Artana a Picciano e La Corte di Spoltore.

Per la provincia di Chieti c’è solo un nome e si tratta di una riconferma, ossia Cibo Matto di Vasto.

I restanti locali premiati con le chiocciole slow food sono PerVoglia a Castellalto, Zenobi a Colonnella, Vecchia Marina a Roseto degli Abruzzi, Sapori di Campagna a Ofena e Taverna de li Caldora a Pacentro.

Lo slow food abruzzese

La cucina abruzzese slow food unisce la cultura agropastorale a quella marinara dell’area costiera. Nel rispetto delle tradizioni e del territorio, l’Abruzzo offre preparazioni semplici e sostanziose.

Merito anche dei giovani cuochi che, sia in città ma soprattutto nei piccoli borghi, vogliono dare continuità nella gestione del ristorante di famiglia.

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