Aumentano i pazienti over 65 con malattia renale cronica: l'importanza della diagnosi
Nelle ultime decadi, con il progressivo allungamento della vita, si è assistito ad un notevole e rapido incremento nelle popolazioni occidentali del numero dei pazienti anziani in età superiore ai 65 anni con malattia renale cronica, con una prevalenza che supera il 13%, ma con dati particolarmente drammatici nell’età superiore ai 70 anni dove la prevalenza supera di molto il 40%.
Queste osservazioni, unitamente all’esistenza di un’ampia fascia di pazienti con manifestazioni sub cliniche ed alla possibile successiva evoluzione verso l’insufficienza renale terminale, rendono di notevole importanza una diagnosi precoce, un riferimento tempestivo allo specialista ed un trattamento adeguato dei fattori di progressione quali l’ipertensione arteriosa, il diabete associato, il dismetabolismo lipidico, l’obesità, e l’adozione di corretti stili di vita.
Tali argomenti saranno trattati venerdì 15 gennaio nella relazione “Malattia renale cronica e prevenzione dei fattori di progressione nell’anziano”, tenuta dal professor Piergiorgio Messa, ordinario di Nefrologia dell’università degli Studi di Milano, direttore della Nefrologia Dialisi e Trapianti Renali del Policlinico di Milano e dal 2019 presidente della società italiana di Nefrologia.
Il tema della giornata e il relatore verranno introdotti dal professor Piero Stratta, ordinario di Nefrologia dell’Università del Piemonte Orientale. In ottemperanza alle disposizioni del Dpcm relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro soltanto collegandosi al sito Internet dell'Accademia di Medicina.