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Odoardi (Fiab): "Non sottovalutare la pista ciclabile tra piazza Le Laudi e Fosso Vallelunga, fa parte della ciclovia adriatica"

Per il coordinatore Abruzzo Molise "la ciclovia adriatica, asse di attraversamento dell’intera costa in quanto elemento costitutivo strategico del sistema delle ciclovie turistiche, è di valenza strategica nazionale. Anche all'interno dei centri abitati"

Giancarlo Odoardi, coordinatore della Fiab per Abruzzo Molise, interviene dopo aver appreso che sono prossimi i lavori di sistemazione del tratto stradale tra piazza Le Laudi e Fosso Vallelunga. L’intervento dovrebbe vedere il rifacimento anche della pista ciclabile attualmente adiacente all’asse viario carrabile, realizzata dalla Provincia di Pescara "neanche qualche anno fa" e che, coincidendo con il marciapiede lato monte, vede "la critica promiscuità con i pedoni. L’opera venne ampiamente e ripetutamente criticata all’epoca da diverse associazioni, soprattutto per la scelta politica, e non tecnica, che allora si mostrò debole e timorosa nei confronti di rivendicazioni di presunto spazio rubato al transito delle auto e soprattutto ai parcheggi".

Chi percorre il tratto ciclabile, evidenzia Odoardi, "sa bene quanto sia disagevole il transito: il fondo è ammalorato e senza manutenzione, bisogna dividere e condividere uno spazio striminzito (e fuori norma) con i pedoni, e bisogna stare attenti ai tanti passi carrai e strade laterali, con antipatici e continui saliscendi. Ma a chi si sposta sulle due ruote è anche noto quanto siano pericolosi i due attraversamenti che a nord e a sud del segmento in esame collegano i tratti lato mare con quello lato monte. Bene, allora, che si restituisca finalmente linearità al percorso e dignità a quella pista ciclabile che non va considerata come un semplice tracciato urbano, ma come segmento costitutivo della ciclovia adriatica, asse di attraversamento dell’intera costa adriatica in quanto elemento costitutivo strategico del sistema nazionale delle ciclovie turistiche".

Al riguardo, la speranza di Odoardi è che nella progettazione dell’asse ciclabile si sia tenuto conto di quanto previsto dalla direttiva del ministero delle infrastrutture contenente i “requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale di ciclovie turistiche”. In particolare, alla voce “caratteristiche geometriche“, la norma "dà chiare indicazioni circa le dimensione delle piste, che vanno ovviamente interpretate con la logica del futuro, e quindi non del minimo, ma dell’ampliamento della sede: in altre parole, da un livello “minimo”, cioè da 2,5 metri di larghezza, a uno almeno “buono”, di almeno 3 (per la ciclovia bidirezionale, oggetto dell’intervento). Poi c’è anche il livello '”ottimo” con un altro mezzo metro in più, come già accade a Tortoreto e Giulianova, dove si raggiungono i 4,5 metri", conclude il coordinatore della Fiab Abruzzo Molise.

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