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Filovia e Philleas: i comitati, "E' la barzelletta dell'estate"

Per il portavoce Ivano Angiolelli "le informazioni riportate dai giornali circa l'avvio della "Philleas" - ovvero di un suo surrogato - sulla Strada Parco di Pescara ben prima della fine dell'anno corrente, rappresentano una brutta pagina della peggiore politica"

"Le informazioni riportate dai giornali circa l'avvio della "Philleas" - ovvero di un suo surrogato - sulla Strada Parco di Pescara ben prima della fine dell'anno corrente, rappresentano una brutta pagina della peggiore politica".

Lo afferma Ivano Angiolelli, portavoce dei comitati, secondo cui "prima di poter impiegare sull'ex tracciato ferroviario un sistema TPL di massa occorrerà innanzitutto sistemare a norma - come da puntuali prescrizioni del Comitato Regionale VIA - la configurazione di larga parte dei marciapiedi onde renderli accessibili alle categorie sociali svantaggiate. Dopo aver rimodulato le 40 banchine di fermata malamente costruite nella misura di 30 centimetri corrispondenti all'altezza del pianale del Phileas, vale a dire il futuristico vettore costruito dalla ditta olandese APTS di Helmond, fallita ufficialmente il 25 novembre 2014, che non è stata fin qui in grado di fornire un vettore alternativo equivalente, magari con caratteristiche vantaggiose in conformità al dettato del codice degli appalti pubblici".

La ALPIQ, subentrata come capofila dell'ATI appaltatrice alla cessata Balfour Beatty Rail, ha proposto "un veicolo sostitutivo del mal funzionante Phileas, prodotto dalla società svizzera Carrosserie Hess, che non è stato ritenuto congruo dall'ex Presidente della GTM dottor Michele Russo, il quale lo ha formalmente rifiutato giacché privo della guida magnetica vincolata che si era aggiudicata la gara d'appalto a rilevanza europea nel lontano luglio 2006. Bisognerà pure ricostruire integralmente il sottofondo stradale del malmesso tratto pescarese del percorso riservato al filobus, con l'annessa pista ciclabile, oggi in gran parte impraticabile giacché sconnessa dalle radici superficiali del patrimonio arboreo a dimora".

Occorrerà, infine, dotare il sedime "delle opportune protezioni fisiche laterali atte a impedire pericolosi attraversamenti pedonali, che dovranno essere consentiti - giusta disposizione ministeriale - solo nei punti posti in corrispondenza degli incroci principali, tutti disciplinati da semafori dedicati. Operazioni, queste, che richiedono la predisposizione di un'apposita variante progettuale dotata di computo metrico estimativo, da approvare e finanziare nei modi prescritti, di cui non vi è cenno nelle dichiarazioni rese ieri in Commissione regionale dal Presidente TUA".

Seguirà, necessariamente, "la lunga fase dell'acquisizione dei preventivi collaudi, funzionali al conseguimento - per nulla scontato - del "Nullaosta definitivo per la Sicurezza" di cui al DPR 753/80. Oltremodo azzardata, appare quindi la previsione del Professor D'Amico di poter impiegare a stretto giro bus diesel - elettrici da acquisire addirittura in comodato d'uso, magari pure gratuito".

Morale? "Quando, come in questo caso, sono state pessimamente impiegate ingenti preziose risorse pubbliche, un pizzico di serietà in più da parte della Pubblica Amministrazione non guasterebbe - conclude Angiolelli - Meraviglia non poco il silenzio assordante del Ministero, del CIPE, finanziatore superficiale, di tutte le dormienti Autorità di controllo. Non sarebbe male, infine, se si riservasse alle deliberazioni adottate da una società pubblica, qual è TUA, la dovuta trasparenza prevista dall'Ordinamento", visto che il sito istituzionale "risulta in aggiornamento congelato alla data del 24 novembre 2015".

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