“Tra la città e le cose”: Odoardi e Rosato in mostra a Usomagazzino
Usomagazzino dedica il nuovo appuntamento di corrispondenze all’incontro tra Lúcio Rosato e l'artista visivo e filmmaker Stefano Odoardi:
Lúcio Rosato, con in transito verso il vuoto, costruisce nell’accumulazione un labirinto delle cose che come una mappa, nella direzione 14>1, ti conduce e un po’ ti costringe, pur nella continua possibilità di cambiare percorso, al raggiungimento della meta presupposta: il vuoto. Il lavoro di Rosato non vuole essere un’altra dismissione, ma semmai una migrazione: le cose si allontanano una dall’altra quotidianamente ma senza mai interrompere il dialogo nella distanza; le cose escono dalla stanza per andare a toccare la città nelle sue debolezze, nelle sue bellezze.
Si definiscono così provvisorie distanze che annunciano il dialogo come in un gioco di simmetrie complesse o di specchi capaci davvero di riflettere la realtà, ecco che alla sottrazione quotidiana delle cose di Rosato che abbandonano provvisoriamente lo spazio, si contrappone il progetto in divenire di Stefano Odoardi che ogni giorno aggiunge frammenti di immagini da un vuoto, catturate negli attraversamenti urbani, cercate negli interstizi dove ancora il terzo paesaggio trova conforto e possibilità. Frammenti portati da quel vuoto o più semplicemente desideri che giorno dopo giorno, nella direzione temporale e fisica 1>14, ci accompagnano a percepire l’apparente definirsi
Odoardi e Rosato insieme costruiscono così nella dinamicità del divenire una lettura distaccata che grazie ad una metodologica astrazione riesce ad intaccare l’anima di una città altrimenti nascosta. I due autori, che si sono incontrati un pomeriggio dell’estate passata proprio ad usomagazizno, hanno subito compreso affinità e intuita la necessità e quindi definita questa corrispondenza senza conoscere con esattezza il risultato che si fa per questo autentica ricerca.