Al Mediamuseum “O voce di colui che primamente”, le parole di Dante e le carte di d’Annunzio
La mostra “O voce di colui che primamente”, promossa dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, si tiene dal 5 novembre al 30 novembre. Ingresso libero. L'esposizione, curata da Maria Teresa Imbriani su progetto grafico di Isabella Mazzatura, è un percorso che, attraverso il materiale composito di autografi, codici, prime edizioni e immagini, ci conduce alla scoperta del rapporto più vivo e profondo fra Dante e Gabriele d’Annunzio. I documenti esposti sono appunti - alcuni inediti - vergati a penna e matita, a margine della Divina Commedia.
“Quello che viene qui proposto – afferma la curatrice – è uno dei possibili itinerari nel mare magnum dell’officina dannunziana. Abbiamo voluto seguire d’Annunzio nella sua ricerca cogliendolo al tavolo di lavoro e, come una delle tante possibili direttrici dell’opera sua a confronto con quella di Dante, abbiamo voluto farlo guardando direttamente le sue carte, quelle delle opere compiute, ma anche le annotazioni e le chiose di cui abbondano gli autografi. Lo abbiamo sorpreso mentre compone, mentre legge, mentre annota, mentre costruisce il suo monumento di carte ovvero quell’opera d’arte che lo rende degno, unico erede di Dante”.