"Matèrria", tre artisti con lo sguardo sul mondo in mostra al museo delle genti d'Abruzzo
Le strade dell'arte non sono mai parallele, finiscono sempre per incrociarsi intorno a un'idea, un segno, una coincidenza espressiva. E i percorsi che si incontrano e si fondono, ma senza mai abbandonare le loro radici, sono quelli di due pittori abruzzesi, Alfredo Celli di Tortoreto e Giancarlo Costanzo di Montesilvano, e di uno marchigiano, Fabrizio Mariani di San Benedetto del Tronto. Dal loro insieme nasce il gruppo Earth, artisti con lo sguardo nel e sul mondo, che da mercoledì 21 dicembre proporrà una rassegna di opere dal titolo "Matèrria", a cura di Andrea Viozzi.
Un background diverso, scelte ed elaborazioni maturate attraverso un pensiero e un approccio culturale eterogeneo, ma un comune sentire nella rappresentazione dell'arte nella società e per la società: il lavoro si incentra così sulla materia, su una scelta di riciclo che fa assumere ad ogni singola opera un valore che va oltre il segno, che guarda all'anima. È il terreno comune su cui i tre artisti si ritrovano. "Per questo motivo - come sottolinea nelle note Andrea Viozzi - hanno deciso di costituire un gruppo che già nel nome permetta di cogliere quale sia l’elemento di congiunzione fra i tre protagonisti, sul quale si posano tutte le loro attenzioni e preoccupazioni: “Earth” (Terra). Termine anglosassone quanto mai prezioso perchè vede al suo interno le lettere “A-R-T”, allusive appunto alla parola “arte”. Concetto quanto mai necessario nel mondo che stiamo vivendo, nonostante che l’intelletto, la scienza e la tecnica sembrano averla ridotta a misera chimera".
"Le loro opere raccontano il volto opaco del presente - prosegue Viozzi - attraverso composite esarazioni in cui aria e luce si fondono con la materia (Celli), elementi verbo-visivi disposti su ordinate verticali e orizzontali (Costanzo) e metaversi lontani da una logica decodificazione avvolti nel fascino del mistero (Mariani), con l’obiettivo di scuotere, sensibilizzare e far riflettere l’osservatore".
La mostra rimarrà aperta fino al 9 gennaio. "Abbiamo voluto lavorare su una proposta di particolare valore sociale - afferma il presidente della Fondazione Genti d'Abruzzo Emilio Della Cagna - con cui attraversare il periodo natalizio. Una proposta che guarda con profondità al rapporto arte-territorio e che si inserisce con forza nella cornice del Museo delle Genti d'Abruzzo raccogliendo quel messaggio profondo che arriva dalla tradizione e si trasforma costantemente allineandosi ai tempi e ai cambiamenti, assecondandone e, nello stesso tempo, modificandone il senso".