A Palazzo di Città la presentazione di “Libri parrocchiali. Prospettive di ricerca”
Si terrà venerdì 5 maggio alle ore 18 a Palazzo di Città la presentazione del volume “Libri parrocchiali. Prospettive di ricerca”, uno studio a firma di due docenti dell’Università d’Annunzio, Carmelita Della Penna e Francesco Berardi, voluto dalla parrocchia della Madonna dei Sette Dolori e svolto in collaborazione con l’Università di Chieti, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale che racconta la storia della città ante prima Guerra Mondiale dagli archivi della chiesa della Madonna dei Sette Dolori. ?Lo studio degli archivi della parrocchia ripercorre un pezzo della vita di Pescara ricostruita attraverso i registri di quella che è stata la sua prima comunità religiosa.
E’ dalle origini che inizia questo viaggio che per ora ha riguardato la documentazione dei battesimi, ma c'è una storia precedente alla fusione di Pescara e Castellammare con dati che precedono quelli del Comune stesso. Era dunque opportuno computerizzare questi dati perché si conservassero ancora: un lavoro iniziato con la Soprintendenza archivistica 25 anni fa, ma che grazie alla collaborazione con l’Università d’Annunzio è andato avanti e oggi è diventato un libro, dopo tre anni di gestazione delle operazioni di archiviazione dei dati. Un impegno grande dovuto anche alla diversità delle calligrafie, nonché alle aggiunte che i parroci succedutisi hanno fatto fino ai giorni nostri; per questo si tratta di un’opera preziosa perché non si limita a dati anagrafici, ma racconta la storia della città attraverso il tempo.
La fonte archivistica è importante e interessante è il fatto che padre Vincenzo l'avesse protetta. Le fonti sono i registri parrocchiali dove si appuntano battesimi, matrimoni e morti, con degli schemi fissi ma che i parroci arricchivano inserendo informazioni di altro genere legate a mestieri, etnia, flussi migratori, un materiale che offre tanti spunti di ricerca. Importanti anche le differenze fra le due realtà cittadine. In principio il progetto comportava la sola informatizzazione, ma durante il cammino è divenuto un libro che è un ulteriore modo per conservare le informazioni: per ora è stato fatto per i battesimi, ma l'auspicio è di completarlo per matrimoni e atti di morte, allargando i confini di una ricerca voluta tutta dalla parrocchia e sostenuta da questa anche per le borse di studio che hanno preso gli studenti che hanno elaborato il materiale.
Sono stati registrati e informatizzati 13 volumi di atti di battesimo, selezionando tutte le informazioni: un volume di circa 260.000 dati, sui 25.700 nati dal 3 settembre 1667 al 31 dicembre 1914, data convenzionale per la ricerca sia per l’importanza che ebbe lo scoppio della Prima guerra mondiale sia perché dalla fine dell'800 la parrocchia non era più l'unica di Castellammare. E' un archivio che in continuità presenta tutti i dati per ricostruire tasselli importanti di storia e che consente un lavoro di tutela che ha salvato i volumi e ciò che contenevano.