"La bici vulcanica", reading al circolo Futuro imperfetto con Alessandro Ricci
Dopo la prima in occasione del FLA - Festival di Libri e Altrecose, torna il racconto-spettacolo dedicato alla bicicletta e ideato e scritto da Alessandro Ricci, curatore del progetto Borracce di poesia. Con Andrea Bellicoso alla chitarra. Il reading è promosso in collaborazione con il FLA.
Appuntamento domenica 7 gennaio a Pescara. Ingresso riservato ai soci. Disponibili 50 posti a sedere, è possibile prenotare inviando un messaggio alla pagina Facebook del circolo, indicando nominativo e numero dei partecipanti.
La bicicletta narrata. Fra parole, immagini, video, suoni e suggestioni ecco la storia della bici che nel 2017 ha compiuto i suoi primi duecento anni. Un racconto appassionato e sentito, di attualità politica e sociale. Una storia di personaggi, cambiamenti, innovazioni e tecniche. Per scoprirla a partire dalle conseguenze inimmaginabili dell'eruzione del vulcano Tambora, in Indonesia, nel 1815, passando il barone Karl Drais, fra suggestioni artistiche, pagine di poeti, scrittori e musicisti fino alle città senza auto di oggi. O meglio, del futuro. Sempre a pedali.
Si ricorda inoltre che è in corso l'iniziativa organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, in collaborazione sempre con Borracce di poesia, per promuovere l'uso della bicicletta attraverso la poesia, con rime dedicate al suo utilizzo in ambito urbano.
La prima fase prevede di decorare le bici posteggiate nei nuovi stalli con targhette sulle quali sono stampate le rime. La seconda passa poi alla decorazione permanente degli stalli con le rime, con grafica e stampe create per l'occasione. Le rime utilizzate per il progetto comprendono anche versi specifici scritti per l'occasione, dedicati quindi al pedalare nella stessa città di Pescara.
Un intervento sull'arredo urbano dedicato alle biciclette in cui i cittadini possano riconoscersi, sentendosi parte integrante di un nuovo modo di vivere la città. I versi nascono proprio in sella alla bicicletta, dal suo uso costante in particolare in ambito urbano. Sono dedicati a chi, semplicemente, pedala. Un’idea che coniuga la tradizione del gesto poetico del pedalare con quello che la bici rappresenta nelle scelte contemporanee di mobilità.