Gerardo Di Cola presenta all'Aurum “Vincenzo Melocchi: vita, opere e miracoli del commendatore”
Giovedì 14 dicembre all'Aurum verrà presentato il libro “Vincenzo Melocchi: vita, opere e miracoli del commendatore”, scritto da Gerardo Di Cola ed edito dalla éDicola editrice di Castellana. Inteverranno l’autore, il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli e il Gruppo danze Teate Nostra. La presentazione sarà animata da balli in costume e da letture con proiezione finale del film muto “Visioni e panorami d’Abruzzo” del 1922. La storia di un imprenditore tanto attivo quanto dimenticato sarà la trama per la memoria di eventi e immagini dell’Abruzzo. La vita di Melocchi, originario di Pizzoferrato ma cittadino del mondo, è la prova che nulla è impossibile.
In sintesi alcune tappe della sua attività: 1904 la prima distilleria a Pizzoferrato; 1910 l’albergo «Appennini’s Grand Hotel» a Rivisondoli -immediatamente prima della costruzione della linea ferroviaria e del conseguente sviluppo del turismo invernale- che ospita due Corti Reali; 1915 «Albergo Ristorante Reale» a Chieti; 1917 Grand Hotel Ristorante di Caramanico presso la nascente stazione climatica «La Salute»; 1918 «Gran Circolo Capannone del bagnante» a Francavilla al Mare; 1920 «Gran Caffè Melocchi e Granchelli», il primo Caffè a Chieti, poi Caffè Roma e oggi Gran Caffè Vittoria; 1924 «Alle Grotte di Aligi» ristorante a Roma; 1931 «Gran Caffè Melocchi» a Chieti, poi Gran Caffè Colombo. Editore nel 1921 del settimanale «La Vita» a Chieti, produttore cinematografico di ben tre case «Teatina Film», «Aprutina Film» e «Clarentia Film» con oltre 20 pellicole dal 1921 al 1947.
Amico dei Reali, di D’Annunzio, di Trilussa, compare di Michetti e di Pomilio, zio di Ettore Troilo. Il libro si caratterizza per lo straordinario numero di documenti e immagini, spesso inediti: “un libro visivo”, come è definito nella prefazione, in cui i più anziani potranno riconoscersi e i più giovani cogliere le tracce del tempo.