All'università un convegno sulle rappresentazioni dell’Est nella scrittura popolare vittoriana
Il 10 e l’11 giugno, nel campus di Pescara dell’università “Gabriele d’Annunzio”, si terrà il convegno internazionale “Women & the East: gendered narratives of encounter in Victorian popular writing”. Organizzato dal dipartimento di lingue, letterature e culture moderne in collaborazione con la Bishop Grosseteste University di Lincoln, nel Regno Unito, l’evento è una giornata di studi a cura dell’associazione scientifica internazionale “Victorian Popular Fiction Association”, con sede nel Regno Unito, che lo patrocina con l’associazione italiana di studi sulle culture e letterature in lingua inglese, e il centro universitario di studi vittoriani ed edoardiani.
L’organizzazione è coordinata dalle professoresse Mariaconcetta Costantini, docente di letteratura inglese alla “d’Annunzio”, e Claudia Capancioni della “Bishop Grosseteste University” di Lincoln, oltre che dalla dottoressa Mara Mattoscio della “d’Annunzio”, e rafforza la proficua collaborazione scientifica e didattica già da tempo attiva fra i due atenei. Alle due giornate di incontri parteciperanno studiosi di diversi atenei italiani e studiosi provenienti da Cina, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Malta, Regno Unito, Stati Uniti, Turchia e Ungheria. Il convegno è dedicato alle rappresentazioni dell’Est nella scrittura popolare vittoriana in cui proliferano immagini di un atrove coincidente con una vasta area compresa tra i Balcani e il Giappone, uno spazio esotico affascinante ma al tempo stesso ispiratore di paure e pregiudizi generati dall’incontro col diverso.
I relatori esamineranno una varietà di testi (romanzi, articoli giornalistici, diari di viaggio) composti in un periodo di esplorazione e colonizzazione del mondo. Particolare attenzione sarà posta al ruolo svolto dalle donne in relazione allo spazio orientale, dalle prime esploratrici britanniche alle donne locali incontrate dai viaggiatori, fino all’esotismo di figure femminili create dall’immaginazione degli scrittori. Focalizzato sulla produzione culturale ottocentesca, l’incontro esplora questioni di gender ed etnico-culturali di grande rilevanza, spesso ancora irrisolte nel mondo contemporaneo.
Oltre a perseguire specifici obiettivi di ricerca, il convegno pone anche importanti questioni socio-culturali, contribuendo a promuovere alcuni obiettivi previsti dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. “Questo importante evento internazionale – sottolinea la professoressa Mariaconcetta Costantini – conferma la capacità degli studiosi del nostro Ateneo di instaurare proficue e costanti attività di collaborazione scientifica con studiosi di istituzioni estere, le quali, nel creare consapevolezza delle disuguaglianze ancora in atto, contribuiscono anche a promuovere atteggiamenti e politiche sociali di maggiore inclusività”.