Concerto di Natale dei Solisti Aquilani al MuMi di Francavilla al Mare
Mozart e Vivaldi per il concerto che si terrà il 23 dicembre nella bella cornice del Museo Michetti, alle ore 21. La formazione è costituita da Daniele Orlando, violino solista; Federico Cardilli e Vanessa Di Cintio, violini; Gianluca Saggini, viola; Giulio Ferretti, violoncello; Alessandro Schillaci, contrabbasso e Ettore Maria Del Romano, clavicembalo. In apertura ascolteremo il Divertimento K. 137 per soli archi di Mozart. L'opera fu scritta tra gennaio e marzo del 1772 e appartiene quindi alla produzione strumentale di un Mozart sedicenne, che assorbe e assimila esperienze e stili altrui, specialmente della scuola barocca e della sinfonia d'opera italiana.
Il dato più rilevante di questo Divertimento, brillante e levigatissimo, è la limpidezza e la trasparenza quartettistica del suono e l'omogeneità e la fusione del gruppo strumentale, in ubbidienza alle regole di un discorso musicale accessibile a tutti e senza quei tormenti spirituali e quei risvolti drammatici che pur esistono nell'arte mozartiana. A conclusione uno dei cavalli di battaglia dei Solisti: Le quattro stagioni, sicuramente la più nota delle composizioni di Antonio Vivaldi.
In realtà si tratta di quattro concerti distinti, scritti sulla scorta di altrettanti sonetti di autore ignoto e ispirati ciascuno a una stagione dell’anno. Fanno parte dell’opera 8 "Il cimento dell’armonia e dell’invenzione" e costituiscono uno dei primissimi esempi di musica descrittiva. La musica descrive passo dopo passo i singoli eventi della Primavera: il canto degli uccelli, il temporale e nella danza finale il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole il latrato del fedele cane e le foglie fruscianti sono interpretate da altri violini.
L'Estate è sicuramente il concerto con più efficacia descrittiva. La tempesta estiva ne è protagonista e la si sente avvicinarsi nella calura estiva per poi scoppiare nel finale in tutta la sua violenza. Il pastore spaventato dal temporale improvviso è descritto dall’assolo. Nell'Autunno il protagonista è Bacco.
Vivaldi riproduce in modo ineguagliabile i sintomi dell’ebbrezza provocata dal vino mentre nel movimento centrale, dal titolo i “Dormienti ubriachi”, si gode il clima trasognato e tranquillo del dopofesta. E infine l'Inferno. Questo concerto, dai toni pastorali, era stato concepito da Vivaldi per essere eseguito in chiesa, infatti tutta l’orchestra suona sempre quasi “in sordina” come a non voler disturbare i fedeli raccolti in preghiera.