Meraviglia al D'Annunzio, Steve Hackett celebra i 40 anni di "Wind And Wuthering"
L'ex chitarrista dei Genesis, che tornava a Pescara dopo tre anni, non ha tradito le attese, regalando al pubblico una grande performance con i pezzi della sua produzione solista e - soprattutto - i classici del gruppo progressive
Non ha tradito le attese il ritorno di Steve Hackett a Pescara. Il chitarrista ha portato al teatro d'Annunzio l'attuale tour in cui esegue per un'ora alcuni brani del periodo senza i Genesis, proseguendo poi con tutti i classici del gruppo progressive da lui abbandonato alla fine del 1977 ma che dal vivo ha sempre continuato a celebrare, tanto che tre anni fa aveva fatto tappa in città proprio con lo show "Genesis Revisited".
Stavolta il set è stato aperto dai pezzi dell’ultimo cd “The Night Siren” e altri della sua produzione solista, anche se l'atmosfera - come era facile immaginare - si è realmente accesa con l'arrivo di gemme quali "Eleventh Earl of Mar", “One for the Vine”, "Blood on the Rooftops", "Afterglow", “Firth of fifth”, “Inside Out”, “The Musical Box” e "Dance on a volcano", ben eseguiti dal cantante Nad Sylvan che nel 2014 non era invece apparso così in forma.
Hackett, che durante la serata si è pure cimentato più volte con l'italiano, ha scelto di dedicare uno spazio speciale ai brani estratti dall'album "Wind And Wuthering", pubblicato con i Genesis esattamente 40 anni fa. E nel finale è stata la volta di "Los endos", un bis dall'impatto sonoro devastante accolto tra il tripudio generale.
Sul palco con Steve c'era una band che ha ampiamente soddisfatto il pubblico presente: alle tastiere Roger King; alla batteria, percussioni e voce Gary O'Toole; al sax, flauto e percussioni Rob Townsend; e al basso e sticks il grande ritorno di Nick Beggs. Grandi musicisti al servizio di un grande concerto.
