C'è Ana Vidovic: tutto esaurito per l'unica data italiana della stella della chitarra internazionale
Venerdì 26 gennaio la stagione musicale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" ospita una delle stelle internazionali del panorama chitarristico di oggi. Ana Vidovic si esibirà in concerto al teatro Massimo in un programma che comprende musiche di Johann Sebastian Bach, Agustin Barrios Mangoré, Domenico Scarlatti, Mauro Giuliani e Fernando Sor. La grande risposta del pubblico pescarese alla presenza di Ana Vidovic ha fatto si che il concerto sia già da qualche giorno tutto esaurito.
Il concerto si terrà al teatro Massimo di Pescara. Ana Vidovic è riconosciuta a livello mondiale per il suo incantevole suono, la sua tecnica impeccabile, il fraseggio ben definito e la profonda musicalità. Ha al suo attivo più di 1000 concerti da quando è salita sul palco per la prima volta nel 1988 (a 8 anni) e la sua carriera internazionale comprende recital nelle principali capitali del mondo. Vincitrice di un numero considerevole di premi in concorsi internazionali, tra cui primi premi all'Albert Augustine Memorial Competition a Bath (Gran Bretagna), il concorso Fernando Sor a Roma e il Francisco Tárrega International Guitar Competition a Benicassim (Spagna).
La Mel Bay Publications ha distribuito due dvd dedicati ad Ana Vidovic: il primo, 'Guitar Artistry in Concert', è un viaggio musicale tra Torroba, Piazzolla, Villa-Lobos e il secondo, 'Guitar Virtuoso', contiene opere di Bach, Torroba, Paganini e Walton. Nata in una piccola città vicino a Zagabria (Croazia), Ana Vidovic è stata la più giovane allieva della prestigiosa Accademia Musicale Nazionale di Zagabria all'età di 13 anni.
Dopo aver guadagnato consensi in tutta Europa, è stata invitata a studiare al Peabody Conservatory con il leggendario chitarrista Manuel Barrueco. Ana Vidovic è una delle chitarriste più famose del mondo ed è stata una delle poche bambine prodigio nella storia della chitarra. Suona uno strumento di Jim Redgate, di cui ha detto: «Quando l'ho provata la prima volta, immediatamente ho saputo che questo sarebbe stato il mio strumento per molto tempo».