“1915 The Armenian files” in piazza Salotto lunedì 28 dicembre
Lunedì 28 dicembre alle ore 18, in piazza Salotto, verrà presentato “1915 The Armenian files” di Roberto Paci Dalò: un film, una mostra, un'opera radiofonica, un concerto multimediale e dall'11 dicembre anche un disco.
Pubblicato da Marsèll in coproduzione con Giardini Pensili, Arthub (Shanghai / Hong Kong) e l'Ambasciata della Repubblica d'Armenia in Italia, il disco (CD, LP, DD) esce in contemporanea con la performance “Fronti” che Roberto Paci Dalò ha presentato in prima assoluta all'Auditorium RAI di Napoli in occasione del conferimento del Premio Napoli 2015, uno dei riconoscimenti più prestigiosi per la promozione della cultura italiana contemporanea e che Paci Dalò ha ricevuto insieme a Paolo Poli, Bianca Pitzorno e Serena Vitale.
Da tempo Paci Dalò si interessa degli esclusi e dei perseguitati. Come nel progetto precedente “Ye Shanghai”, anche in questo trae ispirazione da un triste capitolo della storia: quello del Genocidio armeno di cui cade il centenario quest'anno. Nel 1915 oltre 1.500.000 armeni vennero trucidati dal governo ottomano in quello che ora ricordiamo come il primo genocidio della storia, quello che Hitler imitò per sviluppare il suo piano di sterminio degli ebrei. Eppure, a un secolo di distanza, il Genocidio non è ancora stato riconosciuto dal governo turco.
Paci Dalò, a partire dai testi del poeta armeno Daniel Varoujan – torturato e ucciso a 31 anni nell'agosto del 1915 da un gruppo di ufficiali e “poliziotti” turchi – mescola elettronica, voci, strumenti acustici, ritmi e trame sonore tratte da materiale d'archivio in una tessitura fatta di suggestioni e citazioni che sono ormai il suo tratto distintivo.
Il lavoro vede la partecipazione di Julia Kent (violoncello), Fabrizio Modonese Palumbo (chitarra) e Stefano Spada / Light Parade (elettronica) ed è stato registrato a Vienna dal vivo presso gli studi della ORF all'interno del programma Kunstradio. Boghos Levon Zekiyan (attualmente Arcivescovo di Istanbul) è la voce narrante di questo lavoro e ha registrato questi testi nel 2000 in un giardino di Venezia.
La produzione del disco gode del partenariato di Arthub Shanghai e la partecipazione straordinaria dell'Ambasciata della Repubblica d'Armenia in Italia.