Flaiano Film Festival: le pellicole in proiezione domenica 1° luglio
Il Flaiano Film Festival domenica 1° luglio a Pescara propone alle ore 18.30 per il concorso italiano “Dopo la guerra” di Annarita Zambrano con Giuseppe Battiston e Barbora Bobulova: in seguito all'omicidio di un professore universitario in un agguato terrorista, Marco, ex militante di estrema sinistra condannato all'ergastolo e rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterrand, è accusato dallo Stato italiano di essere uno dei cervelli dell'attentato e ne viene chiesta l'estradizione. Decide allora di non consegnarsi ma di trovare il modo di fuggire in America Latina con la figlia Viola adolescente. In Italia sua madre, la sorella e il cognato magistrato finiscono al centro dell’attenzione mediatica.
Alle ore 20,45 per la rassegna dedicata all’universo femminile sarà proiettato l’ultimo film di Laura Bispuri, “Figlia mia”, protagoniste Alba Rohrwacher e Valeria Golino: Sardegna. La piccola Vittoria (10 anni) ha una stretta relazione con sua madre Tina. In una casa in degrado fuori dal paese vive Angelica che è spesso ubriaca e cerca affetto tra le braccia di uomini che sono solo interessati al sesso. Angelica è la madre naturale di Vittoria e, nel momento in cui viene sfrattata, Tina spera di liberarsi in modo definitivo della sua presenza. Perché il rischio che riveli la propria maternità alla bambina è sempre in agguato. Ancora di più quando Vittoria e Angelica iniziano ad avvicinarsi. Laura Bispuri, dopo Vergine giurata, prosegue la sua esplorazione nelle dinamiche della femminilità affiancata nuovamente da Francesca Manieri. Lo fa con un film la cui radice esistenziale è rinvenibile nell'aggettivo possessivo del titolo: mia.
Infine alle ore 22,45 in collaborazione con la Cineteca di Bologna ed il CSC di Roma, per il cinema restaurato “Blow Up” di Michelangelo Antonioni: a Londra, un fotografo di moda crede di aver visto (e fotografato) un omicidio. Cerca di arrivare alla soluzione del mistero, ma non ci riesce. La realtà ha molte facce, persino l'evidenza, persino un'immagine impressionata su lastra possono essere negate. Il film parte come un "mistery", ma si rivela ben presto una fascinosa meditazione sul divario (ammesso che ci sia) fra realtà e fantasia.